<strong>L’ex Juve Stabia, parla Santacroce sui fatti di Cuneo-Pro Piacenza
Fabiano Santacroce, parla sui social dopo gli episodi oramai noti a tutti gli amati del calcio:
Ho letto di tante critiche nei nostri confronti su quanto è accaduto ieri durante la partita cuneo-propiacenza.. Vorrei dire due parole a chi in tutto questo scempio, si erige a paladino della giustizia per i 20 goal che hanno preso questi “poveri” ragazzi di 17/18 anni più il massaggiatore..
Per chi non lo avesse capito quei 20 goal erano una punizione,una dimostrazione, un grido.. e non nei confronti di questi ragazzi, bensì contro tutto e tutti quelli che rendono possibile che dei professionisti debbano essere costantemente umiliati.
Con quei ragazzi prima della partita avrebbero dovuto parlarci tutti i fantocci che dicono di fare i loro interessi prendendosi soldi sulle transazioni e dimenticandosi della loro esistenza nei momenti importanti.
Avrebbero dovuto spiegargli cosa stavano affrontando, e in quel momento in campo “CHI” e quali “SCHIFEZZE” stavano rappresentando. Hanno scelto di giocare, e a mio avviso, in molti consapevolmente, perché hanno maturato una presenza in un campionato professionistico che in tanti coetanei non potranno mai raggiungere. Per di più sapendo, come noi tutti peraltro, che NESSUNO avrebbe mai avuto da ridire sulle loro prestazioni personali in una situazione come questa. Io gioco a calcio, e lo faccio per passione, per fama, e per soldi certo. Ma MAI venendo meno alla mia dignità umana e professionale. In un’unica “partita” sono riusciti a distruggere tutto quello che ho di più caro e a cui non ho mai rinunciato NEMMENO PER STARE AL GIOCO…. i miei valori!
Per diventare giocatori, come in tutti gli altri mestieri professionali, ci sono tante avversità che bisogna affrontare si deve essere forti mentalmente e fisicamente, bisogna essere veloci a rialzarsi, perché se non ti rialzi velocemente ci sono interessi così forti che sei fuori dal gioco. Come tutti gli altri mestieri, si può incappare in enormi difficoltà e a prescindere da quello che si fa in campo, da quanto si lavori, dall’impegno che ci si mette, ma spesso che dipendono anche solo da quello che fanno gli “addetti ai lavori” nelle società.
Puoi vederti soffiare il posto da “giocatori” che hanno stranamente in famiglia persone che pagano le squadre facendo da sponsor..
Puoi incontrare allenatori a cui piaci e a cui non piaci, e allenatori che a te preferiscono giocatori con cui condividono “stranamente” gli stessi procuratori..
E se riesci a superare questi ostacoli ti puoi trovare davanti a società fantasma fatte di tanti “pagherò domani” e che poi possono fallire come se nulla fosse e lasciarti a casa senza la possibilità di fare nulla…
Come in tutti gli altri settori, si lo so, IO questo lo so!!!
Ma quello che mi rattrista di più é che invece tutti gli altri sembrano non sapere che questo sia un lavoro.
Sento sempre parlare dei calciatori come di miracolati che non fanno un cazzo e guadagnano bene.
Beh.. voglio svelarvi un segreto: non esistono solo calciatori da 1/2/3/4 milioni: a fronte di pochi eletti per immense capacità,o grandi fortune, c’è una maggioranza di operai del calcio che guadagnano gli stessi stipendi che portano a casa le altre persone comuni.. e che hanno lavorato sin da bambini sui campi per imparare un mestiere come fanno gli altri,
e che se non vengono pagati per uno,due,tre mesi, non riescono a portare avanti le loro famiglie come tutti gli altri!
Essere conniventi con società calcistiche che fanno contratti di lavoro ad onesti lavoratori( calciatori,segretari,massaggiatori,fisioterapisti ecc) e poi non li paga, compromettendo le loro finanze,la loro dignità ed infine anche le loro carriere é come accettare le società di qualsiasi altro settore che lo fanno. E se 6/7/8 ragazzi giovani lo vogliono fare perché per loro va bene così, io alla mia età non posso permetterlo!
Ho visto con i miei occhi tante situazioni assurde ma ora mi sono completamente rotto il cazzo! (Lasciatemi passare la parolaccia ma è l’unica parola che può far capire il mio stato) non posso permettere che questa Miami amore per il calcio vada a fondo ulteriormente..
i 20 goal sono stati fatti non per mortificare i ragazzi che hanno acconsentito a partecipare a questo scempio, ma sono stati fatti per quei 25 giocatori che pur passando tutto quello che ho scritto sono riusciti ad arrivare in una società professionistica come il propiacenza e non hanno preso un euro dall’inizio del campionato, sono stati fatti per le famiglie di chi lavorava nel pro-Piacenza e che ha dovuto fare a meno dei soldi per 7 mesi.. sono stati fatti per tutti quei giocatori svincolati che non possono giocare perché le regole stabiliscono che al posto loro ci debba essere un giocatore giovane per forza, anche se non raggiunge minimamente il livello loro, basta che abbia l’età giusta..
Mi dispiace ma mi è impossibile pensare a tutto ciò, e sentirmi male per dei ragazzi che comunque, a differenza di centinaia di migliaia che avrebbero voluto e potuto, hanno, così come un massaggiatore, comunque giocato una partita in serie C.