Umberto Naclerio, ex Responsabile della Comunicazione della SS Juve Stabia ha parlato a sportreportmagazine andando a commentare le emozioni del 19 Giugno 2011 e l’indimenticabile pomeriggio dello Stadio Flaminio di Roma:
Per me, da stabiese e tifoso della Juve Stabia, è stata ed è ancora un’emozione indescrivibile.
E’ un qualcosa che non si può commentare, un qualcosa che fa parte dei ricordi più intimi. Mi ritengo onorato di aver legato il mio nome alla Juve Stabia, ed in particolare alla Juve Stabia di Franco Manniello che ho conosciuto grazie a Clemente Filippi, il quale mi ha introdotto in questo mondo e che non finirò mai di ringraziare abbastanza.
Onorato di essermi prestato con l’intento di contribuire in qualche modo alla crescita ed allo sviluppo del calcio stabiese, causa che ho sposato appieno avendo individuato in Manniello tutte queste caratteristiche che mi consentivano di fare dei sacrifici, sottraendo anche tempo alla mia famiglia ed alla mia attività principale (la banca ndr) per dedicarmi alla Juve Stabia.
Personalmente, la data del 19 giugno 2011 è qualcosa di storico, di importante che difficilmente dimenticherò. Un qualcosa che fa parte della mia vita, della mia storia personale. La Juve Stabia rappresenta un quantitativo di emozioni vissute in un decennio, dalla più piccola alla più grande; la gara di Coppa al ‘Franchi’ di Firenze, l’ingresso all’Olimpico Grande Torino con il pullman societario per la sfida al Toro tra gli applausi e l’ingresso a ‘Marassi’ sotto lo spicchio di tifosi stabiesi accorsi in massa a Genova per la partita.
Un decennio targato Manniello che ha dato lustro alla storia della Juve Stabia. Tutte queste emozioni mi auguro di poter rivivere, da stabiese e da tifoso, un giorno non troppo lontano. Pensiamo positivo.
Di Francesco Maresca