La società SSD Città di Gela e il suo Presidente, al fine di tutelare il patrimonio calcistico di questa città ha provveduto all’inoltro della domanda di iscrizione non corredata dalla documentazione necessaria per il perfezionamento della stessa, in quanto non è stato versato l’importo relativo alla iscrizione e non è stato prodotto il nulla osta per lo stadio. Nondimeno tale inadempienza risulta assolutamente sanabile attraverso il pagamento delle relative sanzioni
Questa Dirigenza ha evitato che il calcio scomparisse assumendosi per senso di responsabilità verso i tifosi e la città, l’onere di presentare la domanda di iscrizione, sensibili al fatto che il calcio è patrimonio di tutti. Adesso però, la città non può fare finta di nulla e dimenticare tutto quello che è successo in questi tre anni. Già alla fine del campionato la società aveva dichiarato a tutti di disimpegnarsi dalla gestione, ma nessuno si è fatto avanti concretamente cercando di definire un percorso che portasse alla cessione della società.
Nessuno si è mostrato disponibile a farsi carico delle spese di iscrizione, nonostante l’invito di questa amministrazione.
Non si può oggi pretendere un ulteriore sacrificio economico al gruppo imprenditoriale che da tre anni da solo sostiene il Gela Calcio, peraltro senza alcuna certezza sul futuro della stessa società.
Troppo facile addossare tutte le colpe alla società…… Questa è la città che ha risposto con 40 abbonamenti e dove il tessuto economico e politico di questa città è rimasto inerme spettatore rispetto al grido di allarme lanciato dalla squadra.
La squadra è nelle mani della città e questa dirigenza è disponibile a farsi carico di tutti gli incombenti amministrativi ma non a continuare ad investire in un progetto senza alcuna garanzia.
Gela, 12/07/2019
La Dirigenza”.