Davanti a 4000 spettatori l’US Triestina 1918 parte bene, ma si fa raggiungere in 10 vs 9
Era tutto apparecchiato per una grande giornata di festa. La concessione del marchio storico e la registrazione della denominazione di Unione Sportiva Triestina Calcio 1918, l’attesissimo ritorno allo stadio della curva e la presenza di circa 4000 tifosi in totale, il clima da derby, una tipica bora a fare da cornice e la partita che si era messa sui binari giusti, con gli alabardati in vantaggio di un gol e di un uomo. Alla fine è arrivata la beffa, con L’Unione Fincantieri Monfalcone che ha saputo reagire e trovare la rete del pareggio, affievolendo le speranze triestine di una salvezza senza play out.
La tensione agonistica è palpabile e la partita fin dalle prime battute è piuttosto nervosa, tanto che già al 7′ Bradaschia, al rientro da titolare, viene ammonito per proteste.
In avvio la Triestina si fa preferire e al 16′ passa: su cross dalla destra un attaccante giuliano viene atterrato in area e il signor Ruggiero della sezione di Roma 1 assegna il penalty. Dal dischetto Dalla Riva è freddo e piazza il mancino nell’angolo basso alla destra di Ciroi.
Neanche il tempo di festeggiare e dopo soli tre minuti i padroni di casa restano in 10 a causa di un’entrata scellerata da parte di Abrefah, dopo che peraltro il direttore di gara aveva già fermato il gioco.
L’inerzia della partita cambia ed è il Monfalcone a comandare le operazioni. La Triestina, pur senza correre pericoli, appare in difficoltà, ma al 32′ viene ristabilita la parità numerica. Bella giocata di Bradaschia che innesca Giordani in contropiede. Fernandez, già ammonito per proteste in occasione del rigore, lo stende in scivolata e si prende un inevitabile secondo giallo.
Al 45′ arriva l’unica vera occasione per gli ospiti con Dukic, che dalla sinistra calcia sotto la traversa trovando però un grande Vezzani a deviare in angolo.
La ripresa inizia all’insegna della noia, almeno fino al quarto d’ora, quando Puka, entrato al posto di Muzzi dopo l’espulsione di Abrefah per rinfoltire il centrocampo, sciupa col piatto una buona palla al limite dell’area.
Al 70′ l’UFM perde un altro uomo: lancio lungo (troppo) di Fantina per Giordani, il primo assistente segnala al direttore di gara che il portiere ospite Ciroi ha raccolto il pallone con le mani prima che entrasse in area di rigore, senza però ravvisare la netta posizione di fuorigioco dell’attaccante alabardato accorso in pressione sull’estremo difensore, che viene così espulso e abbandona il terreno di gioco imbestialito.
Sembra essere l’episodio che spinge la partita nelle mani dell’Unione, invece gli ospiti ci credono e all’82’ impattano con Bezzo, che sugli sviluppi di un calcio d’angolo approfitta di una dormita della difesa alabardata.
Nel finale i padroni di casa provano a reagire e rifare propria la partita, ma è il Monfalcone ad avere l’occasione più limpida, quando al 95′ spreca clamorosamente un contropiede in tre contro uno.
La partita termina con la curva che, come promesso, continua incessantemente a sostenere i suoi, ma è forte la delusione per aver gettato al vento punti di fondamentale importanza, sebbene le sconfitte di Montebelluna, Liventina e Giorgione lascino ancora aperte, tanto alla Triestina quanto all’UFM, le porte della salvezza diretta.