Siracusa Calcio – La gara di ieri tra Siracusa e Nuova Igea Virtus è stata un susseguirsi di azioni ed emozioni. Il Siracusa vince per uno a zero e siamo nel secondo tempo quando un giocatore della squadra di casa resta a terra per crampi, ma gli avversari continuano a giocare senza applicare la legge non scritta del Fair Play. Dalla fascia sotto la tribuna sbuca un pallone che invade il terreno di gioco e l’arbitro deve interrompere l’azione e qui inizia la bagarre.
Il guardalinee si avvicina al direttore di gara e indica Russotto che viene espulso con il suo volto che si tramuta in un’espressione di incredulità. Dopo la gara, sul suo profilo social presonale, il capitano del Siracusa Calcio commenta così:
“Mi ritrovo qui a dovermi giustificare di qualcosa che non ho fatto…di me si può dire che sono un giocatore spigoloso,di temperamento(forse talvolta anche troppo)uno di quelli che non ne fa passare una…ma una cosa non si può dire di me :che sono una persona sleale..per questo non è giusto che venga giudicato per qualcosa che mai e poi mai farei e che è completamente lontano da quello che è il mio concetto di sport..
MAI AVREI INTERROTTO UN AZIONE AVVERSARIA LANCIANDO IN CAMPO IL PALLONE..
l’arbitro su indicazione del suo assistente ha deciso diversamente..purtroppo non posso fare nulla contro quella che è stata una scelta del tutto sbagliata..sono amareggiato perché nel bene e nel male io ci ho sempre messo la faccia..ho pagato quando ho sbagliato ma non è giusto che debba pagare anche per qualcosa che non ho fatto e che mai farei..ringrazio la mia società per il sostegno di queste ore..e soprattutto per aver creduto all uomo prima che al calciatore…sono il capitano di questa squadra e voglio rappresentare i miei compagni e la mia società nel migliore dei modi e non è giusto che venga macchiata quella che è la mia professionalità e integrità sportiva e morale..ora guardiamo avanti ,pur con fatica e un profondo senso di ingiustizia…”