Il secondo tempo della gara tra Siracusa e Nebros resterà decisamente negli annali storici dei tifosi e della società. Due espulsioni che hanno portato il Siracusa a giocare la gara in nove uomini, sommando l’espulsione di mister Mascara, hanno decisamente condizionato una partita che i padroni di casa stavano giocando in maniera impeccabile; ma andiamo con ordine. Il Siracusa, in maglia bianca, si porta subito in vantaggio con il gol di Celin creando innumerevoli occasioni. Il rigore sbagliato, successivamente, da Montagno è un episodio chiave in termini di risultato finale. Bello l’abbraccio al compagno dopo l’errore per rincuorarlo.
Nonostante tutto, il primo tempo termina con il Siracusa in vantaggio e gli animi sereni. Inizia il secondo tempo nella stessa maniera di com’era finito il primo, con un Siracusa proiettato in avanti alla ricerca della seconda rete. Al 54′ minuto però, cambia la gara, cresce il nervosismo nella squadra e viene espulso Ricca per aver protestato sulla prima ammonizione.
La gara comincia a farsi in salita, il Nebros diventa pericoloso dalle parti di Ferla che al 64′ fa la sua prima prodezza. Per motivi ancora ignoti ai presenti al 75′ minuto viene espulso Longo, lasciando i padroni di casa in nove uomini insieme al mister Mascara per proteste. In questa occasione nasce il pareggio degli ospiti accrescendo il nervosismo in campo e sugli spalti.
In nove il Siracusa fa letteralmente un miracolo grazie anche al proprio portiere che smanaccia lontano ogni pallone insidioso. La partita termina tra le innumerevoli proteste ed i fischi rivolti alla terna arbitrale che di sicuro non merita un bel voto per non aver saputo gestire al meglio la gara.