Vivere la vita per la città natale adoperando un mezzo potente come la scrittura, sostenendo la massima espressione di unità collettiva come il calcio, lo sport e tutto il mondo che lo circonda, racchiude il significato di siracusanità. Un significato profondo che pochi hanno interpretato e messo a disposizione di tutti come i maestri del giornalismo tra cui: Armando Galea, Pino Di Silvestro, Saretto Leotta, Pino Filippelli, Nuccio Spada e Claudio Vallone.
Oggi ricorre il tredicesimo anniversario dalla scomparsa di quest’ultimo, un uomo che per la città di Siracusa ha dedicato tutta la sua vita e lo dimostra la sua intensa attività giornalistica: ha scritto per il Corriere di Sicilia e Sportivissimo, è stato unico corrispondente per la Gazzetta dello Sport e addetto stampa del Siracusa Calcio ai tempi del presidentissimo Pippo Imbesi.
Oltre alla lunga collaborazione con La Sicilia ed il Corriere della Sera, Claudio Vallone è stato anche uno dei fondatori di giornali come Cammino e Siracusa Nuova oltre che opinionista nelle cronache delle partite del Siracusa Calcio in radio.
Nei gloriosi anni della Formula 1, nel Gran Premio di Siracusa, Claudio Vallone ha ricevuto da Enzo Ferrari una lettera di complimenti, rimasto profondamente colpito da come venne descritta la gara.
Claudio Vallone, è stato autore di numerosi libri tra cui: Il Segreto di Memo, Ego Pilatus e infine la Città Nuda che raccoglie diversi articoli e racconti, dalle tematiche che possiamo considerare attuali. I suoi scritti ci fanno capire che Siracusa è una città meravigliosa, che fa innamorare chi la osserva, ma che racchiude in se il mostro della passività che da diversi decenni offusca le menti di una politica dormiente sulle stesse problematiche. Fiumi di inchiostro scorrevano e scorrono su pagine bianche per smuovere le coscienze, perché giornalisti come Claudio Vallone, in cuor loro, volevano e vogliono cambiarla e migliorarla per le generazioni future.