A volte è sufficiente svolgere il compito per ottenere dei risultati, ed è questo il caso. Un gol di Allan al sesto minuto è sufficiente al Napoli che non rischia assolutamente nulla è l’unica azione della SPAL è un tiro centrale di Antenucci al 43′ che però non impensierisce Reina. E la squadra di Ferrara è tutta qui, troppo poco per impensierire la squadra di Sarri nella corsa scudetto ma anche qualsiasi altra squadra. Ma la sconfitta a sorpresa del Crotone contro il Benevento tiene aperta la lotta salvezza.
Mertens, squalificato in coppa, guida il trio dei piccoletti in attacco mentre Albiol torna a comandare il reparto difensivo. Semplici, in piena emergenza attacco, è costretto a schierare Kurtic al fianco di Antenucci, sperando di ingabbiare il Napoli come all’andata, ma i partenopei mettono subito in campo la loro superiorità.
Al 4′ Minuto Insigne fa partire il suo classico tiro a giro, colpisce in pieno il palo interno poi la palla carambola nelle mani di Meret. Ma al 6′ minuto il Napoli, di fatto, consegna il compito per riprendersi la testa della serie A e i tre punti. Allan recupera palla, serve Mertens che a sua volta serve Callejon che restituisce la sfera al brasiliano, che nel frattempo ha perforato la difesa dei ferraresi, che di destro batte Meret e firma l’uno a zero ed il suo quarto gol in campionato.
A questo punto ci si sarebbero aspettate almeno due cose: una goleada del Napoli (come contro il Benevento all’andata) e/o una reazione della SPAL per il pareggio.
Ma non avviene nessuna delle due. Il Napoli ci prova a cercare il raddoppio sfiorandolo anche; al decimo splendido cross di Hamsik per Callejon, lo spagnolo si coordina e calcia al volo di destro ma Meret si oppone bene e riesce a mettere in Angolo. Passano due minuti e Koulibaly, dopo aver rubato pallo ad uno spento Kurtic, avanza palla al piede scambiando con Jorginho e, dopo essere arrivato al limite dell’area, calcia di destro a giro sfiorando il ”gol alla Insigne”.
Ma a questo punto il Napoli si guarda un po’ allo specchio, non rischiando mai ma l’uno a zero sotto una pioggia battente è sempre un risultato pericoloso, in quanto un tiro fortunato, una deviazione, una palla che schizza sul campo fradicio possono far fallire una partita dominata.
Il secondo continua la falsariga del primo. Il napoli completa il suo compito, ovvero vittoria e tre punti, e la SPAL che resta rintanata nella propria tre quarti. Al 60′ un esausto Dramè lascia il a Costa, il quale per poco non combina un disastro (anzi lo combina). Si fa soffiare il pallone da Allan, fortunato anche nel rimpallo. Il brasiliano, in un momento di forma spaventoso, serve perfettamente Hamsik che di testa fa 2 a 0. Esultanza con ammonizione (per aver rotto la bandierina del calcio d’angolo) ma il VAR annulla giustamente per una posizione dello slovacco al momento del gol (dopo poco lascierà il posto a Zielinski rimandando l’appuntamento per il suo 100 gol).
Il gol mancato non scuote la SPAL che continua a subire gli avversari che sfiorano altre tre volte il raddoppio. Al 74′, su calcio d’angolo, Albiol si divora il gola due passi da Meret, Mertens fa la barba al palo con una punizione dal limite e Insigne, dopo aver seminato tutto e tutti in area, scivola al momento del tiro. Semplici aveva provato a scuotere i suoi inserendo al 75′ Floccari per Grassi e dopo cinque minuti Paloschi per Antenucci ma inutilmente.
Nei minuti finali Rog e Diawara entrano per gli esausti Callejon e Jorginho. Ma l’uni altra emozione e il solito Allan, che né ha sempre e comunque, si invola a Galvinucci e tira in porta ma la SPAL si salva in angolo.