Sampdoria, un’altra severa lezione. Spal in festa per la salvezza raggiunta


Campionato finito per la Sampdoria, con l’ennesima sconfitta in trasferta contro una squadra sulla carta nettamente inferiore. Ma probabilmente non c’era da aspettarsi una partita diversa, dato che la differenza l’hanno fatta anche le motivazioni, perché la Spal è entrata in campo caricata a mille per raggiungere la salvezza, spinta anche da un’intera città.

Primo tempo

Pronti, via e subito calcio di rigore per la squadra di casa: tiro di Viviani e palla deviata con il braccio da Caprari; la VAR conferma la decisione anche se c’è da considerare che l’attaccante blucerchiato è molto vicino e fa per ripararsi, girandosi con il busto e mantenendo il braccio attaccato al corpo. Nell’occasione Caprari viene anche ammonito e la circostanza sarà determinante nel prosieguo dell’incontro. Dal dischetto Antenucci non sbaglia, sebbene Belec intuisca la direzione del tiro: 1-0 al 4′.

La reazione blucerchiata c’è e Linetty penetra in area con un’azione personale, scarica a Caprari che costringe Gomis alla deviazione sui piedi di Praet che però spreca da posizione molto favorevole (18′). La Sampdoria fa la partita ma non crea altri pericoli al portiere avversario: solo una punizione di Capezzi (29′) e un tiro di Praet da fuori (32′) senza pretese. Partita difficile ma, un minuto dopo, arriva anche il colpo di grazia: contrasto a centrocampo, Caprari cerca di districarsi fra più avversari, perde il pallone, cerca di recuperarlo con la suola ma ne viene fuori un’entrata col piede a martello su Felipe, che nel frattempo lo aveva anticipato. Entrata probabilmente non per far male, ma l’arbitro vede il piede a martello e ammonisce per la seconda volta l’attaccante romano. Caprari è così espulso per doppia ammonizione.

I padroni di casa potrebbero approfittare subito dell’uomo in più: a seguito di un rimpallo, con la difesa della Samp tutta in avanti per la tattica del fuorigioco, Antenucci si trova davanti a Belec, mette in mezzo verso un compagno ma Regini anticipa tutti e salva (34′).

Finisce il primo tempo con la Spal in vantaggio e la Sampdoria che avrebbe meritato di più.

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Secondo tempo

Si riprende e subito dentro Quagliarella, non al meglio, per Ramírez. Ma la situazione precipita, perché la Spal rientra in campo ancora più determinata e decisa a chiudere l’incontro.

Cosa che accade nel giro di due minuti, dal 5′ al 7′: prima ci pensa Grassi a sfruttare di testa un cross di Viviani sul secondo palo; poi è Antenucci che, servito ancora da Viviani, entra in area e piazza un diagonale che non lascia scampo a Belec. Due contropiedi fulminanti per mettere al sicuro la salvezza.

La Sampdoria tenta una reazione

Con tre gol sul groppone e un uomo in meno la Sampdoria cerca di reagire per salvare almeno l’onore, ma le occasioni migliori capitano ancora ai biancazzurri di casa, prima con Kurtic (11′) e poi con Paloschi (17′).

Kownacki riesce comunque a segnare il classico gol della bandiera con una bella conclusione di destro che batte Gomis alla sua destra (21′). Ma la Samp non ne ha più, anche per colpa dell’uomo in meno, e la Spal è in controllo totale del match, di cui si attende ormai solo la conclusione. C’è anche il tempo di subire un altro gol da Paloschi a tempo scaduto, annullato dalla VAR per fuorigioco di Antenucci nel momento in cui parte l’azione.

Sampdoria: un’altra severa lezione

Finisce con un intero stadio in festa e con la Sampdoria che subisce un’altra severa lezione, al termine dell’ennesima prestazione da dimenticare,  che non va giustificata con la scusa che si trattava dell’ultima partita di campionato, perché questo tipo di prestazione si è ripetuto in molte trasferte di questo torneo. Su questo bisognerà riflettere per ripartire.

Sampdoria: un buon campionato ma si poteva fare di più

La Sampdoria termina il campionato al decimo posto. Un buon campionato alla fine,  a cui è però mancato l’acuto, che avrebbe consentito di raggiungere l’Europa, obiettivo ampiamente alla portata.

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Il tabellino:

Spal – Sampdoria  3-1

Spal (3-5-2): Gomis (46′ s.t. Marchegiani); Simic, Vicari, Felipe; Lazzari (13′ s.t. F. Costa), Kurtic, Viviani (33′ s.t. Schiattarella), Grassi, Mattiello; Antenucci, Paloschi.
A disposizione: Polizzi, Bonazzoli, Floccari, Vaisanen, Esposito, Schiavon, Vitale, Dramé, Russo.
Allenatore: Semplici.

Sampdoria (4-3-1-2): Belec; Bereszynski, Andersen, Regini, Murru; Praet, Capezzi (35′ s.t. Verre), Linetty; Ramírez (1′ s.t. Quagliarella); Kownacki, Caprari.
A disposizione: Krapikas, Tozzo, Alvarez, Ferrari, Strinic, Silvestre, Torreira.
Allenatore: Giampaolo.

Arbitro: Di Bello di Brindisi.
Assistenti: Tonolini di Milano e La Rocca di Ercolano.
Quarto ufficiale: Ros di Pordenone.
VAR: Manganiello di Pinerolo.
Assistente VAR: Longo di Paola.

Reti: p.t. 4′ Antenucci rig.; s.t. 5′ Grassi, 7′ Antenucci, 21′ Kownacki.
Note: espulso al 33′ p.t. Caprari per doppia ammonizione; ammoniti al 2′ p.t. Caprari, al 45′ p.t. Linetty, al 31′ s.t. Viviani per gioco scorretto, al 29′ s.t. Quagliarella per proteste; recupero 4′ p.t. e 3′ s.t.; terreno di gioco in buone condizioni.

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