Coppa Intercontinentale 1973, la gioia dei Diablos Rojos
Coppa Intercontinentale 1973, ancora una volta si deve registare ad una rinuncia da parte della vincente della Coppa dei Campioni ma mettiamo ordine. Sono gli anni del calcio Olandese, gli anni dell’Ajax gli anni del “Profeta” Johan Cruijff . I Godenzonen dopo aver battuto l’Inter danno un dispiacere anche alla Juventus. La formazione bianconera allenata da Čestmír Vycpálek si arrende agli Olandesi nella finale di Belgrado con goal di Rep. Dall’Altra parte del Mondo, la Coppa Libertadores veniva alzata dall’Independiente una squadra abituata a giocare queste partite.
A causa della rinuncia degli olandesi dell’Ajax a partecipare alla manifestazione, motivata ufficialmente da problemi finanziari (ma di fatto condizionata dagli episodi di gioco violento di cui le squadre sudamericane si erano rese protagoniste nelle precedenti edizioni del trofeo fu dunque la Vecchia Signora a giocarsi il titolo per diventare campione del mondo.
28 novembre 1973 si arriva ad una sorte di formula nuova, una gara a partita unica e la sede designata fu l’Italia con lo Stadio Olimpico di Roma. La Juventus giocando in uno stadio che conosceva benissimo diventava sulla carta favorita. In effetti i bianconeri si presero fin da subito il centro del ring ma niente da fare, la palla non voleva sapere di entrare. Antonello Cuccureddu, cestino’anche un calcio di rigore. Al minuto 80 arrivava quello che non ti aspetti: Sfruttando l’unica azione offensiva di rilievo imbastita dall’Independiente nell’incontro, un pallonetto di Bochini, il migliore dei sudamericani assieme a Balbuena, s’insaccò in rete risultando decisivo per la vittoria dei Diablos Rojos. La Juventus metteva le tende nella meta’ campo avversaria ma la Dea del calcio decise di premiare finalmente l’Indipendiente che riusciva a regalare ai tifosi questa benedetta Coppa.