Coppa Intercontinentale 1986, Il trionfo del River Plate. Un team Argentino che imita la nazionale di Maradona vittoriosa in Messico:
Coppa Intercontinentale 1986, una finale inedita. Il River Plate uno dei club piu’ titolati dell’Argentina alzo’ la Coppa Libertadores contro l’América de Cali. Clamoroso o quasi quello che invece successe in Europa. La Steaua Bucarest riusciva a vincere il prestigioso trofeo. Allo Stadio Ramón Sánchez di Siviglia il Barcellona, favorito per la vittoria finale si deve arrendere ai ragazzi di Emerich Jenei. In quella notte brillo’ un portiere Helmuth Duckadam che paro’ di tutto, compreso quattro rigori consecutivi. La partita termino’ 0-0 e servirono gli undici metri per assegnare la Coppa. I rigoristi fecero davvero male ma il portiere fece brillare la sua stella e consegno’ il trofeo ai propri tifosi scrivendo la storia.
14 dicembre 1986 allo Stadio Nazionale di Tokyo, la finalissima. Bölöni, uno dei piu’ pericolosi alzo’ bandiera bianca prima della partita. La gara fu molto dura con diversi colpi non proprio da gara da torneo estivo. Miodrag Belodedici, segnava il goal del vantaggio ma gli venne annullato per fuorigioco, decisione assolutamente errata. Il River Plate dopo qualche pericolo e con la “paura” della situazione goal annullato trovava nuove energie e passava in vantaggio:Uruguayano Alzamendi, che dopo aver tirato addosso al portiere Stângaciu fu fortunato a raccogliere il rimpallo insaccando di testa. La Steaua Bucarest mise il coltello in mezzo ai denti ma niente da fare, Nery Pumpido, bandiera del calcio Argentino vide tanti spaventi verso la sua porta ma alla fine fu gloria. Curioso dato o se preferite anno magico per il numero uno del River che divenatava campione del mondo nello stesso anno sia con il suo club che con la sua nazionale. Fu festa per il River Plate e Alzamendi, autore della rete decisiva, fu premiato come miglior giocatore della finale.