Il 29 novembre 1998 -l’esordio di una leggenda
Il 29 novembre 1998 si sta giocando la partita tra Liverpool e Blackburn Rovers ed il Manager dei Reds Gérard Houllier, lancia sul ring un ragazzino dal volto pulito. Esce Vegard Heggem e sale a teatro Steven George Gerrard. In quella stagione per il ragazzo non sarà solo una semplice apparizione.
Nasce una storia d’amore con il Liverpool e Gerrard diventa presto una bandiera e simbolo di questa squadra. Un calciatore devastante, un centrocampista che sapeva fare tutto e che lo potevi mettere in qualsiasi ruolo della mediana. Forza fisicia, lucidità, gran tiro dalla distanza ed inoltre quando partiva palla al piede riusciva a crearti la classica superiorità numerica. Insomma, un rebus per le difese avversarie perchè mai nulla era scontato quando raccoglieva il pallone. Spesso, troppo spesso una sentenza per i portieri avversari. Con il Liverpool ha vinto tanto dai trofei in patria fino alla Champions League ma non è mai riuscito ad alzare nel cielo rosso la Premier League per la serie incredibile ma vero. Il 27 aprile 2014: Liverpool-Chelsea 0-2. Uno scivolone clamoroso di Gerrard condanna il Liverpool a una sconfitta molto pesante proprio nelle battute pesanti del campionato e quella sconfitta costò un pezzo importantissimo di titolo. Questo per dirvi di questa sorte di maledizione perchè nella storia Reds e nei momenti importanti il centrocampista della nazionale Inglese mai ha toppato l’appuntamento. Vedi la Finale Champions contro il Milan oppure quella di FA Cup contro il West Ham dove fu protagonista assoluto.
Un calciatore universale, molto amato dai tifosi che spesso è stato corteggiato da altre squadre del corso della sua carriera ma alla fine è sempre stato dalla stessa parte indossando solo ma prestigiosa maglia rossa del Liverpool e quella della Nazionale Inglese. Unica parentesi a fine carriera con i Los Angeles Galaxy.
E’ stato un onore ed piacere vedere giocare questo calciatore che adesso è diventato allenatore e sicuramente avrà anche dalla panchina tanto da insegnare e vorrà continuare con quella esagerata e meravigliosa voglia di vincere.
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