<strong>Kaka, il Leader silenzioso del Diavolo Rossonero
Kaka, un giocatore fantastico, continuano i nostro focus sui campioni che hanno vinto il Pallone D’Oro ( Leggi anche)
Quando arrivo’ in Italia nel 2003 si raccontava che il Milan avesse preso una grande stellina del calcio Brasiliano. Molti davano Kaka in prestito all’Atalanta per farlo crescere ma non se ne fece nulla. La stellina nel giro di poche settimane divenne una stella luminosa, molto luminosa.
Arrivato dal San Paolo, squadra che ha spesso lanciato grandi talenti, Kaka non ci mette molto a prendersi la maglia da titolare che un posto nel cuore dei tifosi rossoneri. Palla al piede, progressione e goal, tanti goal, un qualcosa di pazzesco. Forza fisica nella progressione palla al piede, tecnica, velocita’ e tiro. Da promessa a realta’ e “Kaka-o Meravigliao” incantava il suo popolo. Con il Milan ha vinto praticamente tutto e per lui anche il pallone d’oro nel 2007, l’anno della Champions League rossonera dove Kaka per chi ne avesse bisogno di crederci, dimostro’a livello mondiale il suo valore. Certo la partita di Manchester, fu il suo capolavoro ma tutta la competizione fu giocata da lui con livelli altissimi ed anche nel Mondiale per club dello stesso anno fu decisivo con una grande prestazione, uomo mondiale perche’ Kaka e’ anche un campione del mondo con la nazionale Brasiliana.
Il passaggio al Real Madrid dove il calciatore non fu amato come a Milano ed il clamoroso ritorno alla corte del Diavolo nel 2013 ma il Miglior Kaka era andato via qualche anno fa. Ha concluso la sua incredibile carriera con le maglie di San Paolo, anche questo un ritorno ed Orlando City. Spesso quando si racconta la carriera di un grande campione che ha giocato in molte squadre si chiede sempre qualche sia stata la sua migliore annata, penso che su Kaka non ci siano dubbi perche’ il primo matrimonio con il Milan fu un qualcosa di fantastico, irreale e meraviglioso per un calciatore che ha sempre dato l’impressione di essere un trascinatore silenzioso del Diavolo Rossonero.
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