La Champions League del Principe che divenne un Re


<strong>La Champions League del Principe che divenne un Re

Champions League 2010, la grande storia dell’Inter. L’anno magico del Principe Milito. I nerazzurri del mago di Setubal Mourinho:

Ci sono storie che meritano di essere raccontate, quella del 2010 fu un anno che tutti i tifosi dell’Inter si porteranno per sempre nel cuore. La corazzata nerazzurra capace di prendersi tre titoli su quattro disponibili. Era l’Inter di Mourinho, che perse la super coppa Italiana contro la Lazio di Ballardini. Era l’Inter del “tridente” Milito, Eto’o e Sneijder. La Coppa Italia presa a casa della Roma, lo scudetto vinto con un duello contro Claudio Ranieri e la Champions delle grandi imprese firmate Diego Alberto Milito.

La Champions League inizia con un pareggio per 0-0 contro il Barcellona, fu un Inter di Ferro. Ibrahimovic non graffio’ ma nemmeno i nerazzurri. Fu una brutta partita ed il pareggio fu risultato giusto. Nel secondo turno nella lunga trasferta dello Stadio Centrale,arrivo’ il secondo pareggio contro il Rubin Kazan. Campo difficile ma i piani si complicarono nella terza partita in casa contro la Dinamo Kiev. Un 2-2 che sapeva di mezza eliminazione. Ci voleva un svolta ed in Ucraina, Andriy Shevchenko fece vedere ancora una volta la sua maledizione al popolo nerazzurro. Sembrava finita ma Milito a pochi minuti dalla fine rimetteva la gara in parita’. Un punto sarebbe stato forse inutile, bisognava vincere ma il tempo a disposizione era davvero minimo. All’ultimo tuffo, Muntari crea un flipper in area risolto da Sneijder. 1-2 Rimonta competata e qualificazione aperta. L’Inter puo’ chiudere il discorso in Spagna contro il Barcellona ma la squadra di Guariola vince senza grosse difficolta’. 2-0 e qualificazione ancora tutta da decidere. Ultimo turno arriva il Rubin Kazan al Meazza. l’Inter non sbaglia e Eto’ e Balotelli regalano a Mou il pass per il turno successivo.

La pesca agli ottavi e’ tremenda. Il Chelsea campione della Premier League. A Milano al pronti via Milito mette subito le cose in chiaro. Kalou segna un goal importante ma Cambiasso con una bomba scrive che l’Inter puo’ andare a Londra con due risultati su tre. A Stamford Bridge, Mourinho si presenta con una squadra da Battaglia. Eto’o, Pandev, Milito e Sneijder tutti in campo. Un modulo che sembrava un 4-2- tutti ma che in realta’ dava equilibrio in ogni reparto. La difesa regge, il Chelsea non graffia ed Eto’o in contropiede fa 0-1. I Quarti sono piu’ clementi, ma il Cska Mosca si dimostra squadra organizzata. Milito fa 1-0 . Risultato buono ma nessuna garanzia per il ritorno.Sneijder in Russia segna su punizione in apertura ed Inter avanti.

La semifinale e’ contro il Barcellona, primo round a Milano. Pedro apre subito il conto. Milito non punge ma ci pensa Sneijder a dare vita ai nerazzurri. Maicon fa la progressione ed ancora Milito a segnare il punto del 3-1. Nel finale la difesa nerazzurra anticipa quello che succedera’ al ritorno. Al Camp Nou fu una battaglia calcistica infinita. Messi punge ma la difesa regge. Poi l’episodio che cambio’ la gara, rosso a Thiago Motta, epiosodio incrdibile e gara a senso unico. Dieci eroi tutti a difendere il risultato. Piqué segna, la gara e’ ancora lunga ma i minuti passano e l’Inter prende il biglietto per la finale di Madrid. Stadio Santiago Bernabéu anche il Bayern Monaco di inchina al “Principe Milito”. Il numero 22 segna due goal e dopo mezzo secolo fa piangere di gioia il popolo nerazzurro. La Coppa dalle grandi orecchie era tornata a Milano.

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Foto Wikipedia


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