Sono passati 69 anni dalla tragedia di Superga
Impossibile dimenticare la data del 4 Maggio per un tifoso Granata, un numero che rappresenta la fine di una leggenda, di una squadra di imbattibili che in Italia non aveva rivali. Il grande Indro Montanelli 69 anni fa scrisse: «gli eroi sono sempre immortali agli occhi di chi in essi crede. E così i ragazzi crederanno che il Torinonon è morto: è soltanto “in trasferta”», un modo per ricordare una squadra che rimarrà nel mito per sempre.
Era un freddo e nebbioso pomeriggio quel 4 Maggio del 1949, l’aereo su cui viaggiava il Torino che rientrava da Lisbona dove aveva giocato un’amichevole contro il Benfica si schiantò contro un muraglione nei pressi della Basilica di Superga. Nello schianto ci furono 31 vittime, la FIFA proprio per ricordare questa tragedia ha proclamato il 4 Maggio come la Giornata Mondiale del Gioco del Calcio.
Nella squadra Granata giocavano campioni come Menti, Rigamonti, Ossola e Valentino Mazzola, tutti giocatori che formavano l’allora Nazionale Italiana guidata da Vittorio Pozzo, proprio la persona a cui fu dato il non facile incarico di riconoscere le vittime.
Il programma della commemorazione prevede la funzione religiosa alle ore 17,00 presso la Basilica di Superga in cui sarà presente la squadra del Torino, infine la Mole come accaduto nel 2016 e 2017 si colorerà di Granata proprio in ricordo della tragedia.