Con una Udinese reduce da ben 8 sconfitte consecutive ed il Cagliari da 3, domani pomeriggio alle ore 15 la gara tra sardi e friulani sarà anche la primissima della Giornata numero 32, tredicesima di ritorno, 7 gare totali al termine del Massimo torneo di calcio italiano che non vedrà poi in Russia la Nazionale Italiana, sempre che qualche Nazione si ribelli a Vladimiro, tipo l’Inghilterra e lasci il posto agli azzurri. Ma sarebbe davvero umiliante andare a giocare un Mondiale in questo modo; improbabile questo avvenga, comunque.
Oddo VS Lopez, due allenatori in bilico, crediamo che chiunque perda la partita della Sardegna Arena salterà la porta, verrà cacciato dal proprio Presidente; tollerare ancora una sconfitta, che sia la 4° o la 9°, metterebbe ulteriormente in fermento le rispettive tifoserie che pretenderebbero azioni da parte della Società degne di questo nome, la testa di qualcuno, di colui che per antonomasia deve essere sacrificato per il bene comune.
A Cagliari il Presidente che per 22 anni ha dettato legge allo Stadio Sant’Elia, ossia Massimo Cellino da Sanluri
era il così detto mangia allenatori e Lopez lo ebbe per due volte e lo cacciò, ovviamente entrambe le volte: 36 cambi di panchine e 27 allenatori, iniziando con Carletto Mazzone nel 1992-1993 e finendo con Ivo Pulga nel 2013-2014.
Qui Cagliari
La nota lieta per i padroni di casa è il rientro in rosa di Luca Cigarini,
infortunatosi a Reggio Emilia col Sassuolo , da cui partì la crisi e la discesa verso il basso della classifica dei rossoblu. Da quella gara al Mapei, 1 punto guadagnato dopo uno scialbo 0-0, 1 vittoria (Benevento 2-1), 2 pareggi (Sassuolo 0-0 e Lazio 2-2) e ben 5 sconfitte (Chievo, Napoli, Genoa, Torino, Hellas Verona), insomma un disastro completo che ha accorciato a +2 il vantaggio con la terzultima, un patrimonio di punti decapitato con sclellerate prestazioni con pari livello come Chievo, Genoa ed Hellas, soprattutto.
Cigarini aveva iniziato il Girone di ritorno con 2 reti importantissime con Crotone e Spal; poi l’infortunio e il black out della squadra.
Il tanto rimpianto Santiago Colombatto
di proprietà del Cagliari, ceduto la passata stagione in prestito prima al Pisa di Gattuso e poi al Trapani, quest’anno al Perugia assieme al Coreano Han
avrebbe risolto il problema Regista? Si, assolutamente. Ed anche le polemiche sarebbe state sedate. Ma Rastelli prima e il Direttore Sportivo Giovanni Rossi poi hanno deciso diversamente. Entrambi cacciati, capri espiatori della situazione.
Il compito dei giocatori in rosa adesso è quello di salvare la squadra dalla retrocessione, in qualsivoglia modo, ma questo deve essere fatto.
In caso diverso ci sarà un cataclisma peggio del 2014.
In mezzo il “Caso” Joao Pedro
che ha destabilizzato l’ambiente: il giocatore brasiliano non solo ha pagato in prima persona l’azzardo dell’uso dell’idroclorotiazide, l’innocuo diuretico che tuttavia, se usato, potrebbe nascondere altri farmaci proibiti. Da lì 60 giorni di squalifica che comunque sia hanno destabilizzato la squadra e la Società. Chissà che decisioni verranno prese su Joao, se la squalifica preventiva di due mesi si trasformasse in definitiva a 1 o 2 anni. Il fatto che il ragazzo abbia consultato un medico brasiliano, la cui identità è tuttora ignota, e non si sia affidato ai medici della Società Cagliari Calcio metterà fine al rapporto di lavoro
CAGLIARI (3-5-2) – Cragno; Romagna, Castan, Pisacane; Faragò, Ionita, Barella, Padoin, Lykogiannis; Sau, Pavoletti. A disposiz. Rafael, Andreolli, Ceppitelli, Miangue, Caligara, Cigarini, Cossu, Ceter, Giannetti. All. Lopez
UDINESE (3-5-1-1) – Bizzarri; Nuytinck, Danilo, Samir; Larsen, Fofana, Balic, Jankto, Alì Adnan; De Paul, Lasagna. A disposiz. Scuffet, Borsellini, Widmer, Zampano, Pezzella, Hallfredsson, Pontisso, Barak, Ingelsson, Perica, Maxi Lopez. All. Oddo