Dopo la cessione di Higuain il clima in casa Napoli era funereo. L’acquisto di Arkadiusz Milik dall’Ajax per dodici milioni non servì molto, come poteva un giovane (nonostante fosse seguito anche da Atletico Madrid e Liverpool) polacco, proveniente da un campionato di solito considerano minore come quello olandese, sostituire il pipita, l’uomo da 36 gol in 35 partite.
Arkadiusz Milik però decise di dimostrare quanto valeva con l’unica cosa importante: i fatti. In nove partite della scorsa stagione, fra campionato e Champions, segnò sette gol in nove partite. Poi l’infortunio in nazionale, rottura del legamento crociato. Tornò a giocare dopo otto mesi a Reggio Emilia, segnando il gol del pareggio contro il Sassuolo.
Quest’anno, due gol (uno a Verona ed uno in Ucraina contro lo Shaktar) poi un nuovo infortunio, altro legamento crociato. Alcuni giornalisti si chiedevano come potesse tornare a giocare ad alti livelli ma “Armadius” Milik è ben deciso a riprendersi il campo. Grande partita col Sassuolo (sue le azioni da gol principale, sua la sponda pe ril pareggio del Napoli, sua la traversa nel finale), gol del pareggio e sponda per il vantaggio di Diawara col Chievo, sua la palla gol col Milan sventata da una grande parata di Donnarumma.
Adesso, dopo sette mesi, Arkadiusz Milik è pronto a tornare come titolare contro l’Udinese di Oddo, con Mertens a riposo e pronto per la sfida decisiva di Domenica contro la Juventus. Una mancata vittoria molto probabilmente chiuderebbe definitivamente il discorso scudetto (e una non-vittoria di Roma o Lazio darebbe la matematica certezza al Napoli di andare in Champions, chiudendo definitivamente il campionato del Napoli). Periò il polacco sarà certamente pronto a lottare con tutte le sue forze per dimostrare il suo valore e di meritare il posto da titolare. Titolare anche Chiriches a causa della squalifica di Koulibaly e anche l’altro polacco, Zielinski, che sostituirà uno spento Hamsik (anche se Zielinski non ha mai brillato da titolare).
Dall’altra parte c’è una Udinese in piena crisi. Dopo una partenza sprint (bloccata dalla prima sconfitta, in casa proprio contro il Napoli per uno a zero) la squadra di Oddo ha racimolato otto sconfitte consecutive e alcune voci sostengono che, in caso di una ulteriore sconfitta, la panchina dell’Udinese dovrebbe andare a Stramaccioni. Voci che non rasserenano certo l’ambiente e i soli sei punti di distanza dal Crotone terzultimo, soprattutto vista la poca disponibilità di uomini per il campione del mondo, con Beharmi, Angella, Larsen e soprattutto Lasagna infortunati.
Di seguito moduli e formazioni: Napoli (4-3-3): Reina; Hysai, Chiriches, Albiol, Mario Rui; Allan, Jorginho, Zielinski; Callejon, Milik, Mertens.
Udinese (3-5-1-1): Bizzarri; Nuytinck, Samir, Danilo; Widmer, Fofana, Balic, Barak, Pezzella; Jankto; Perica.