Dopo un anno ancora San Siro
viene scelta dalla Federazione, questa volta per la partita decisiva per gli Azzurri in Nations League.
Recidiva.
La nefasta gara per lo spareggio-Mondiale Russo non era bastata, ed anche se come ieri sera le colpe non andrebbero scaricate totalmente con una mitragliatrice sul Commissario Tecnico, una domanda mi attanaglia, sempre, quando si fallisce un obbiettivo.
Perché non la Città Capitale D’Italia che tanto era stata fortunata a Italia ’90 prima di Napoli?
Come in Corea nel 2002 quando Trapattoni non convocò Roberto Baggio, come Ventura che l’anno scorso non fece disputare nemmeno un minuto ad Insigne.
Ecco ieri sera, a 10 minuti dal termine, magari anche prima, al posto di Lasagna, che certo aveva aiutato nella gara in Polonia, forse, con qualche cross in area di rigore il cecchino del Cagliari Pavoletti avrebbe potuto buttare la palla in rete e darci quella vittoria quasi desiderata.
Ed invece no, il buon Roberto (il CT) lo mandava in Tribuna.
INCOMPRENSIBILE convocarlo e relegarlo addirittura nell’alto dei cieli del Giuseppe Meazza.
Certo, a fine gara lo stesso CT andava ad esaltare la gara del gioiello del Cagliari Barella, definendo la sua gara fenomenale.
E va bene, avevamo di fronte i Campioni D’Europa: peccato, abbiamo buttato (ancora) un’altra occasione; certo, la Nazionale si sta ricostruendo, ma sarebbe stato bello vincere a San Siro dopo un anno, dopo quella partita coi gialli dell’ex Ibra.
Pazienza, alla prossima!