Premessa: niente potrà sostituire la delusione per il secondo mondiale mancato. Di contro, vincere una competizione minore come la UEFA Nations League darà solo morale all’Italia (di certo peggio non potrà fare). Dopo il disastro 5 a 2 rifilatoci dalla Germania, la strada verso le Final Four sembrava compromessa. Ed invece, a sorpresa, la Germania perde contro l’Ungheria e, grazie al gol decisivo di Raspadori, la Nazionale di Mancini, in caso di vittoria Lunedì, potrà vincere il girone.
A causa dei molti infortuni, ultimo quello di Ciro Immobile, Roberto Mancini è costretto a ridisegnare la formazione. 3-5-2, con Di Lorenzo e Dimarco schierati come esterni di centrocampo e Raspadori e Scamacca a formare l’attacco azzurro. L’Italia parte a razzo con Scamacca che si rende pericoloso in un paio di occasioni poi, assieme all’Italia, cala.
Non che l’Inghilterra faccia molto di più. Con la certezza matematica di non poter vincere il girone, Southgate è più interessato (non a torto) a provare degli schemi in vista del mondiale. Infatti Bellingham si inceppa, dall’altra parte Sterling è moscio e Saka sembra ancora vedere Chiellini ovunque.
Nel secondo tempo sale l’Italia. Cristante e soprattutto Dimarco crescono. Sottotono Barella e Scamacca, sostituiti da Pobega e Gnonto. E al 68′ arriva il colpo. Bonucci lancia lungo e pesca bene un altro giocatore sottotono, ovvero Raspadori. E, esattamente come contro lo Spezia in campionato, l’attaccante del Napoli non tradisce le aspettative. Onorando la maglia numero 10, aggancio sontuoso, via a Walker e con il “tiragirr” segna il gol che risulterà decisivo.
E allora tocca a Southgate muovere, quantomeno per salvare l’onore. Dentro Shaw per Walker e Grealish per Saka, per il 4-2-3-1. Saranno gli unici cambi nei Tre Leoni. Dopo qualche minuto di assestamento nelle nuove posizioni, l’Inghilterra alza la pressione. Ma solo al 76’ arriva allo specchio, due volte con Harry Kane nella stessa azione, fermato da Donnarumma che copre il primo palo.
Mancini mette Gabbiadini, che non giocava da Italia-Svezia del 2017 proprio a San Siro. Jorginho lo mette in porta a cinque minuti dalla linea il sinistro del Gabbia si schianta sul piede di Pope, poi raccoglie Dimarco che conferma il ruolo di migliore in campo: gran sinistro e palo clamoroso.
E, dopo sei minuti di recupero (con invasione di campo da parte di un buffone), arriva il triplice fischio. E adesso l’Italia potrà giocarsi con l’Ungheria la testa del girone. Perché è così importante? Perchè i vincitori dei gironi saranno teste di serie ai sorteggi per le qualificazione ad Euro 2024