Ultima della Salernitana all’Arechi in Serie A, l’Hellas Verona vince e conquista la salvezza

Scene da Oscar all’Arechi! Ancora una volta a salire sugli scudi è la curva Sud ” Siberiano ” che saluta la serie A con una coreografia da brivido, orchestrata dal solito Gigi Pacifico.  Una coreografia che vuole essere una linea di continuità tra passato e futuro, dedicata ai bambini granata, a coloro, insomma, che saranno i tifosi del domani.

Prestazione da dimenticare

Solo questo da ammirare sulla sponda di casa, in campo praticamente il nulla. Salernitana non pervenuta. E se all’Allianz Stadium di Torino gli uomini di Colantuono avevano sfoderato una prestazione più che onorevole, sfiorando addirittura la clamorosa vittoria nel finale, ieri sera hanno inscenato la penosa sintesi di questa stagione disastrosa.

Il primo tempo

Nella prima frazione il Verona ha giocato da solo, senza trovare la pur minima resistenza della squadra di casa. 0-2 il parziale del primo tempo con reti di Suslov al 22′ e di Folorunsho al 48′. Il vantaggio poteva però essere più ampio, considerando che la Salernitana non ha mai tirato in porta ed è apparsa ampiamente in vacanza.

L’impresa dell’Hellas Verona

A mille, invece, le motivazioni degli Scaligeri, schierati da mister Baroni con un’attenta linea a quattro in difesa. Già, mister Baroni, l’autore, insieme al direttore Sogliano di un’impresa sportiva straordinaria in questa stagione. Come noto, a dicembre i veneti erano sull’orlo del fallimento e soltanto lo straordinario lavoro di questo tandem ha proposto in campo una squadra rinnovata e capace di salvarsi con una certa tranquillità a 90 minuti dal termine della stagione.

Gli errori della Salernitana

Proprio ciò che non è riuscito a Iervolino ed alla sua pletora di consiglieri, più o meno navigati come uomini di calcio. Quest’anno il miracolo salvezza non è riuscito e non poteva essere diversamente,  vista la condotta scellerata del mercato estivo prima e di quello di gennaio poi. Troppi gli errori commessi da De Sanctis, soprattutto nella gestione della vicenda Sousa, del caso Dia e di tanti malesseri che serpeggiavano da tempo nello spogliatoio. Troppo tardivo l’arrivo di Sabatini e troppi elementi presi non utili alla causa.

Come ripartire

Ora si deve ripartire dalla serie B, si deve ripianare tutto. I tifosi ieri sera hanno chiesto a Candreva e compagni di posare le magliette, perché non degni, a loro dire, di indossare la casacca granata. E mentre sulla sponda gialloblu si festeggiava, scena già vista in occasione del playoff di serie C nel 2011, in casa granata è ormai tempo di leccarsi le ferite e cercare già per fine maggio un nuovo assetto per ripartire dalla serie cadetta. La serie B può essere terapeutica, un’occasione per porre rimedio ai troppi errori fatti. Il tempo delle parole è compiuto , ora parlino i fatti!


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