Ventura è stata una libidine!
Ventura annuncia l’addio alla panchina, un grande viaggio di un allenatore che verrà ricordato negli anni futuri.
Gian Piero Ventura annuncia ufficialmente il proprio ritiro come allenatore una notizia che arriva proprio nel giorno della partita decisiva della Nazionale Italiana contro la Svizzera, già proprio la Nazionale Italiana che è stato il punto più alto della sua carriera e una macchia che si trascinerà nel corso della storia. Il potere del gioco del calcio è questo sia nella vittoria che nella sconfitta, come ad esempio il CT Edmondo Fabbri che viene spesso ricordato a distanza di anni per la mazzata al mondiale contro la Corea del Nord del 1966 nonostante abbia avuto una carriera di prestigio alle spalle. Il gioco del calcio è anche questo. Quando le cose vanno male come spesso succede paga sempre l’allenatore ma il ragionamento dovrebbe sempre essere più profondo ossia che anche i calciatori dovrebbero finire “dietro la lavagna” ma questo fattore accade raramente.
Per tornare al discorso di Ventura, l’ex CT resta un maestro di calcio, un allenatore che è partito dai dilettanti per poi piano piano arrivare ad allenare nella massima serie. Tanti calciatori sono passati sotto la sua gestione e molti di questi devono un qualcosa a Ventura che è stato un personaggio che non si è mai risparmiato diventando spesso una sorte di “Capopopolo”. E’ successo a Bari, quando con il suo 4-4-2 divertiva in giro per l’Italia è successo a Torino dove riesce a riportare i granata nuovamente a giocare una competizione europea. Ma sono state tante altre le piazze dove il Mister ha fatto bene come ad esempio Lecce o Cagliari. Una carriera importante alle spalle fatta di tantissima Provincia.
E’ stato un grande viaggio fatto di gioie e delusioni, come insegna questo sport ma alla fine un grande percorso dove questo allenatore ha saputo divertire e divertirsi. E’ stata una libidine vederti in panchina.