Virtus Stabia, l’approfondimento sulla partita
Una gara molto intensa. Ogni pallone che scottava, pesante e rovente. I tre punti in palio avevano la valenza di un trofeo. Il valore di una finale.
Appuntamento era di quelli da non perdere la prima della classe contro la seconda in classifica ed alla fine il risultato fa battere il cuore alla capolista. La Virtus Stabia ha ragione della Rocchese. Gara bella dove ci sono state diverse occasioni da goal ma alla fine ha vinto la squadra che ha mostrato più cuore. Il rosso a Parlato ha cambiato in maniera radicale le carte sul tavolo.
Ma ecco il veleno nella coda da parte della prima della classe con Mister Di Maio che ridisegna la formazione e fa moltiplicare le energie. Rocchino dopo una palla piazzata scriveva il primo like alla partita. La Virtus è organizzata ma gli ospiti si buttano in avanti e trovato il pareggio con Polichetti. Questo episodio avrebbe potuto avere il sapore della mazzata ma la Virtus Stabia invece di tirare i remi in barca e provare a difendere il pareggio si getta in avanti con quella esagerata voglia di vincere. Un pizzico di sana follia calcistica ma anche un messaggio ai fantasmi ed alle paure. Resta il fatto che nei minuti finali succede praticamente di tutto. Rigore per i padroni di casa e rosso per la Rocchese. Di Ruocco calcia, il portiere para ma la palla resta sui piedi del calciatore entrato nel secondo tempo e con gli occhi della tigre gonfia la Rete. Secondo giallo per Galasso e maxi recupero stile mondiale Qatar ma la Virtus in nove uomini come una meravigliosa poesia fanno la classica guardia al fortino protetto dalle sapienti mani di Belviso e può esplodere la festa finale.
Un risultato che adesso fa una selezione in testa con la Virtus Stabia che inizia a pregustare la maglia rosa da oggi tre punti più vicina.