Vittoria senza problemi per l’Inghilterra. Cosa assolutamente prevedibile, anche per l’enorme divario tecnico fra inglesi ed iraniani. Ma la squadra allenata da Queiroz è stata assolutamente assente. Niente pressing, niente corsa, niente di niente. E non è un caso che i primi tre gol sono arrivati nel primo tempo, e tutti è tre nel giro di dieci minuti.
Gli unici aspetti da segnalare per l’Iran sono: l’infortunio del portiere dopo venti minuti (gioco interrotto per dieci minuti, generando 14 minuti di recupero nel primo tempo), la doppietta di Teremi e il non aver cantato l’inno nazionale iraniano pe rprotesta. Questo, unito alla minaccia della FIFA di sanzionare i calciatori con indosso la fascia arcobaleno, farà si che non si parlerà di calcio.
I gol ingleis sono di Bellingham, Saka e Sterling. Il primo gol, di fatto, aveva già chiuso la partita. Anzi, mette il lucchetto in una partita che mai è stata aperta.
Infatti il secondo e il terzo gol arrivano a meno di un minuto di distanza.
Il secondo tempo è, di fatto, un allenamento. L’Inghilterra controlla il gioco senza affondare troppo e l’Iran si accontenta di essere scesa in campo. Ne approfitta Saka che segna una doppietta e, in parte, cancella i fantasmi della finale di Euro 2020 persa contro l’Italia.
L’Iran ha un guizzo d’orgoglio, di circa tre minuti, dopo grazie al suo giocatore migliore: Taremi, attaccante del Porto, insacca sotto la traversa passando alle spalle di Maguire su filtrante di Gholizadeh.
A questo punto Southgate, per risparmiare i suoi gioielli, decide di cambiare interamente l’attacco inserendo Foden, Rashford e Grealish al posto di Mount, Saka e Sterling e pochi minuti dopo anche Wilson al posto di Kane. Ma non cambia niente, ed infatti Rashford ci mette trenta secondi per fare il cinque a uno.
Passano altri due minuti e Grealish mette dentro il sei a uno.
Poi, al 58, dopo altri dodici minuti di recupero (record da guinness dei primati, ventisette minuti di recupero fra primo e secondo tempo). Trattenuta in area abbastanza dubbia in area ma l’arbitro, richiamato dal VAR, decide di assegnare il rigore del sei a due trasformato da Taremi.