Youri Djorkaeff il “Serpente” Nerazzurro, un giocatore fantastico che ha incantato i tifosi con le sue giocate.
Un aria delicata con un fiore tra le dita. Con una popolare canzone di Elodie possiamo raccontare la storia nerazzurra di Youri Djorkaeff il serpente. Calciatore Francese di origine Armena che toccava il pallone con una delicatezza unica. Certo erano la fine degli anni 90 e nella Francia regnava Sua maestà Zinedine Zidane ma il fantasista transalpino dimostrò di essere un giocatore fantastico anche in nazionale.Per lui una sorte di triplete vicendo i Mondiali del 99, gli Europei ed anche la Confederations Cup. Davvero non male come bottino.
Con l’Inter ha sicuramente vissuto anni felici, gli anni della Coppa Uefa e dello Scudetto perso nel 1998. Seconda punta oppure trequartista sempre al servizio della fantasia.
Uomo derby contro il Milan , giustiziere della Juventus e spesso autore di goal meravigliosi come quello alla Roma in rovesciata diventato poi icona della sua avventura a Milano.
Il Serpente incantava con quel pallone vicino ai piedi, un giocatore che sapeva divertire i tifosi e spesso autore di assist geniali. Finito? Assolutamente no perché in questo racconto dobbiamo anche aggiungere la sua bravura nei calci piazzati che spesso risolvevano le partite. Bravo sulle punizioni ma ancor più bravo in materia di assist da fermo. Insomma il classico giocatore capace di spaccare la partita in due con una sua giocata. Vederlo giocare è stato un privato per un campione umile che ha conquistato i tifosi con le Sue giocate ma anche con il suo sorriso che metteva allegria.
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