Antiquariato: cos’è e a cosa si fa riferimento quando si parla di arte antiquariato e di oggetti di arte antica. Fanno parte di questa categoria tutti gli oggetti antichi, come mobili, gioielli, libri, sculture e dipinti, ed in generale tutte quelle opere che possono essere rappresentative di un pezzetto della storia dell’umanità
Al giorno d’oggi è abbastanza comune che le case siano arredate e decorate con elementi moderni e minimalisti: il cambiamento della società, infatti, con tutte le sue motivazioni e necessità, sempre più spesso ci porta verso un’esigenza importante, che è quella di adeguarci anche ad uno stile di vita che richiami proprio le esigenze dettate dalla società stessa. Questo significa anche che è abbastanza normale che in tempi come questi, in cui è necessario far quadrare i conti, i tempi e gli impegni, anche la nostra stessa concezione di casa possa essere diversa rispetto a molti anni fa. Oggi abbiamo infatti sempre più un’esigenza di flessibilità, praticità, anche per quel che riguarda mobili ed oggetti che decorano ed arredano i nostri ambienti.
Tuttavia, accanto a questo modo di vivere, accanto a queste abitudini, possiamo anche trovare delle concezioni un po’ differenti, come ad esempio il ritorno all’antiquariato, laddove per antiquariato non dobbiamo necessariamente intendere il senso negativo del termine, ma qualcosa di molto diverso. Gli oggetti di arte antiquaria sono veri e propri oggetti di arte: si può trattare di mobili antichi, risalenti ad un’epoca lontana nel tempo, oppure di opere d’arte, sculture, libri, gioielli, e tutto ciò che ha a che fare con prodotti ed oggi di cui sia stata riconosciuta l’antichità, ovvero il fatto che si tratti di oggetti d’epoca.
L’antiquario è colui che effettua tutte le attività di raccolta, identificazione ed archiviazione, ma anche di commercio di questi prodotti, laddove per commercio non intendiamo solo la vendita, ma anche l’acquisto di mobili ed oggetti antichi. Molto spesso, quando si parla di antiquariato si fa riferimento ad un concetto negativo, ma si dimentica che in realtà gli oggetti che fanno parte di questa categoria sono pur sempre oggetti di grande rilevanza artistica e possono riportare un valore molto importante. Un valore che fa riferimento, ad esempio, all’età ed alle caratteristiche specifiche di quel prodotto, caratteristiche che possono renderlo davvero unico ed inimitabile.
Ma perché un oggetto di antiquariato è così importante? Perché al di là del valore effettivo e reale che si voglia dare a quell’oggetto, rimane comunque reale il fatto che un prodotto che proviene da un’epoca antica è comunque un oggetto di grande valore, in quanto rappresenta un pezzetto di storia non solo dell’arte, ma anche dell’uomo: ed è per questo che merita di essere ricordato, apprezzato e chiaramente anche curato, nell’estetica e con dovizia di particolari.
Valutazione dipinti
Valutazione dipinti: importante la “solidità dell’artista”, che può essere ottenuta e certificata dopo anni di esperienza, presenza alle mostre e Gallerie d’Arte. Ma per ottenere una valutazione approssimativa, ecco quali sono i parametri più importanti da seguire
Al giorno d’oggi, la valutazione professionale dei dipinti è sicuramente una capacità, un dono, non tanto innato, ma sicuramente reso possibile grazie all’interesse ed all’esperienza, due elementi davvero fondamentali per dare onore a quello che a tutti gli effetti può essere inteso come un mestiere. Ed essa non viene effettuata solo per dare importanza esplicativa, espressiva e storica ed artistica di un’opera che magari ci ritroviamo in casa perché donata da un lontano parente oppure ereditata, ma anche per avere un’idea almeno indicativa di quell’opera, in merito al suo effettivo valore.
Per valore, infatti, non intendiamo solo il valore storico, culturale ed artistico, ma chiaramente, facendo un discorso un po’ più venale, facciamo riferimento anche al prezzo che potremmo ricavarci qualora decidessimo di vendere un giorno quel quadro, di metterlo all’asta oppure di venderlo presso una galleria d’arte con l’intento di ricavarci del denaro. Detto questo, quindi, è abbastanza plausibile che per valutare un dipinto in maniera espressiva e sicura, ovvero in una maniera che non dia e non lasci spazio ai dubbi, si deve essere chiaramente persone esperte e qualificate, persone che hanno avuto la possibilità di studiare e di apprendere i metodi oggettivi – più e prima ancora che soggettivi – per la buona riuscita del progetto di valutazione del quadro.
Tuttavia, anche chi ha un dipinto in casa, magari donato oppure preso in eredità, e vorrebbe conoscerne l’epoca o avere almeno un’idea indicativa del valore di quel dipinto, potrebbe riuscire ugualmente a trovare dei parametri interessanti per una propria valutazione. Pur sempre di valutazione approssimativa si tratta, ma è sicuramente già un inizio.
Il primo metodo che può essere utile per una corretta valutazione dell’opera è il calcolo che va a determinare il rapporto tra il costo e la dimensione dell’opera in base al coefficiente dell’artista. Questo calcolo è molto semplice, ed è determinato dal rapporto tra il coefficiente dell’artista e le dimensioni del dipinto, rapporto che somma le dimensioni del quadro e ne moltiplica il risultato per il coefficiente.
Per conoscere quest’ultimo parametro, basta semplicemente chiedere indicazioni più precise presso la galleria in cui l’artista espone i suoi quadri, ed attraverso il rapporto tra il coefficiente e le dimensioni possiamo determinare il valore indicativo dell’opera. Ovviamente, rimane comunque importante ricordare che si tratta pur sempre di indicazioni non effettive ma generali, e che il prezzo reale può essere determinato anche da altri fattori, o da una combinazione di più parametri: un aspetto importante, che non va mai sottovalutato, neanche in questi casi.