In un futuro lontanissimo, secoli dopo una catastrofe nucleare, vive il dottor Ido. Quest’ultimo svolge il suo lavoro di medico nella Città Discarica, una gigantesca metropoli letteralmente sovrastata dalla Città Aerea di Salem. Quest’ultima riversa i suoi rifiuti direttamente sotto di sé. In questo luogo Ido trova i resti di una ragazza cyborg e decide di attivarla. Lei non ha nessun ricordo della sua vita precedente. Di conseguenza il dottore le dà il nome di Alita. Fra duelli, flashback e incontri con personaggi di tutti i tipi, Alita lotterà per i suoi ricordi e i suoi nuovi amici.
Il manga, pubblicato per la prima volta nel 1990 (e conclusosi nel 1995) ottiene subito un grandissimo successo. Tanto che dal manga sono stati tratti due sequel diretti, una serie di OAV e , nel 2019, dopo quindici anni James Cameron produsse un film live action. Quest’ultimo è stato diretto da Robert Rodriguez con Rosa Salazar nel ruolo di Alita. Ed è stato molto apprezzato dall’autore Yukito Kishiro. Oltre ad essere un successo di pubblico (85 milioni spesi, oltre quattrocento guadagnati).
Di alita esistono intatti diverse ristampe, in Giappone né esistono tre. I temi sono tipici di quelli del cyber punk. Il rapporto fra uomo e macchina, se le macchine senzienti hanno o no un’anima. Ma anche il rapporto fra gli abitanti della Città Discarica e Salem. Infatti nonostante gli abitanti della città sospesa trattino gli abitanti di sotto come un bidone dell’immondizia, gli abitanti “di sotto” vedono a Salem come un sorta di Paradiso.
Alita anche pieno di citazioni ad opere della cultura pop. Da Hardware – Metallo Urlante di Richard Syanley, gli scenari sono chiaramente ispirati ai disegni di Ken il guerriero. Ma si tratta di citazioni e riferimenti, Alita resta comunque un prodotto imprescindibile per chiunque ami non i manga, ma i fumetti in generale.
Curiosità: nel 1994, mentre il manga era in corso di pubblicazione, l’autore ebbe un terribile incidente in moto. Lo shock fu tale che Kishiro decise di chiudere la serie in fretta in furia. L’autore poi decise di riscrivere, o meglio scrivere il finale “originale” della serie.
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