“An American Pickle” – L’ebreo Herschel Greenbaum (Seth Rogen) decide nel 1919 di inseguire insieme a sua moglie Sarah (Sarah Snook) il sogno americano emigrando ma finisce per uccidere topi in uno stabilimento dove si producono sottaceti. Un giorno, proprio mentre fronteggia i roditori, cade in una cisterna e resta in salamoia per un secolo. Al suo risveglio si ritroverà perfettamente conservato per affrontare le stranezze della modernità. Ad aiutarlo sarà il suo pronipote Ben Greenbaum (sempre Rogen), sviluppatore che sogna di sfondare con la sua app etica.
“An American Pickle”, recensione
Battesimo della HBO Max per quanto riguarda i lungometraggi originali, “An American Pickle” è tratto dal racconto “Sell Out” del 2013 di Simon Rich che in questa occasione ha lavorato alla sceneggiatura. La collaborazione tra Seth Rogen e il direttore della fotografia Brandon Trost continua, con quest’ultimo che in questa occasione esordisce alla regia. Rogen, che dal canto suo interpreta due personaggi che vivono un conflitto continuo, regge l’impresa ma non riesce a fare faville. Alla stessa stregua di uno script che pure poteva affondare maggiormente il colpo e invece si limita a sfruttare il salto temporale di Herschel solo occasionalmente in tema di semplicistica critica sociale. Come quando l’ex scavafossi deve accettare che sì, è possibile diventare famosi anche dicendo pubblicamente cose orribili.
Lo spettatore è immerso insomma in una salamoia dal sapore non abbastanza pungente, la cui ricetta finisce per affidarsi quasi solo all’ingrediente della commedia. Herschel è un puro con i valori di una volta, per il quale l’acqua frizzante è un lusso inarrivabile e che non concepisce il possedere 25 paia di calzini per due soli piedi. Insegna a Ben il rincorrere ferocemente i propri sogni; non c’è niente che ritiene di non poter realizzare. Nemmeno un impero di sottaceti nella Brooklyn dei giorni nostri, che mette su raccogliendo i cetrioli che qualcuno ha buttato via e piazzando una bancarella per strada. Poi però basta un tweet sbagliato, imbeccato malignamente da Ben, e il vento dell’opinione pubblica gira repentinamente così come il consenso. E l’etica dello sviluppatore di app va a farsi benedire in nome della sete di vendetta. Quando sul finale Ben viene deportato nell’immaginaria città di Herschel e diventa suo malgrado immigrato il film ci regala in un buon colpo di coda negli ultimi dieci minuti, offrendoci un suggestivo spaccato di tutt’altro spessore.
“An American Pickle” è disponibile in streaming a partire dal 12 agosto 2021 su Amazon Prime Video, Infinity, Chili, TimVision e Rakuten Tv.