“Army of the Dead” – Un incidente stradale in Nevada causa la liberazione di uno zombie e la conseguente moltiplicazione dei non morti che invadono Las Vegas. Anni dopo l’ex soldato Scott Ward (Dave Bautista) accetta l’incarico del proprietario di casinò Tanaka (Hiroyuki Sanada) di formare una squadra per tornare in zona di quarantena e andarsi a riprendere 200 milioni di dollari. Ma bisogna farlo in fretta, in quanto la Casa Bianca ha deciso di sganciare una bomba nucleare sulla città celebre per la “Strip”.
“Army of the Dead”, recensione
Il film parte bene, regalandoci una sequenza d’apertura pregevole puntellata da un utilizzo ironico della colonna sonora con spari a tempo. Snyder, in questa occasione regista, sceneggiatore, produttore e anche direttore della fotografia, ci mette il suo per caratterizzare l’opera: scarsa profondità di campo, inquadrature vignettate sfocate ai lati e così via. Il problema è che molto risulta mero esercizio di stile e le uniche svolte che fanno saltare lo spettatore dal divano sono quelle splatter, alle quali si ricorre a più riprese con schizzi di sangue che finiscono anche sull’obiettivo della macchina da presa. Narrativamente le due ore e mezza di durata si sentono tutte e non lesinano diversi momenti loffi. Si parla di green pass sanitari, zone di quarantena; anche la statua della Libertà sembra essere stata morsa e infettata. Ma a parte la suggestione creata dalle analogie con l’epoca di pandemia che viviamo c’è davvero poco altro.
Zack Snyder (del quale quest’anno abbiamo già visto e recensito “Zack Snyder’s Justice League”), torna ad incentrare un lungometraggio sugli zombie dopo il suo esordio del 2004 con “L’alba dei morti viventi”. La contaminazione con l’heist movie non appare un esperimento riuscitissimo ma l’ironia di fondo ed alcune immagini spettacolari spingono in parte in secondo piano le imperfezioni. Che includono buchi di sceneggiatura e passaggi davvero troppo telefonati, retti per quello che si può da un cast ben amalgamato con Dave Bautista e Nora Arnezeder sugli scudi. L’attrice comica Tig Notaro, l’elicotterista della banda, è stata chiamata in corsa a sostituire Chris D’Elia, invischiato in uno scandalo di molestie sessuali. La tecnologia e alcune riprese aggiuntive hanno reso possibile la sostituzione dei due interpreti in maniera praticamente invisibile.
Il progetto, che originariamente risale al 2007, risulta confusionario e con qualche stereotipo di troppo sul versante emozionale. Regge meglio sul piano del puro intrattenimento e per questo in sette giorni ha racimolato 72 milioni di visualizzazioni su Netflix. Eppure da una produzione di questo livello, con prequel e sequel in arrivo, ci si aspettava qualcosa di più.
“Army of the Dead” è disponibile in streaming su Netflix a partire dal 21 maggio 2021.