Da fenomeni di YouTube al cinema: “Talk to me”, trama e recensione


Talk to me – Mia (Sophie Wilder) è in rotta con suo padre e ha perso sua madre e viene per questo accolta in casa dell’amica Jade (Alexandra Jensen) e di suo fratello Riley (Joe Bird).Hayley (Zoe Terakes) riesce a convincerla a partecipare grazie ad un misterioso oggetto ad alcune sedute spiritiche, per entrare in contatto con il mondo dei morti e comunicare con loro.

Si tratta in realtà di anime sospese in un limbo che cambieranno la sua vita per sempre in maniera drammatica.

“Talk to me”, recensione

Esordio cinematografico come registi e sceneggiatori per la coppia australiana di youtuber formata da Danny e Michael Philippou.Classe 1992, con alle spalle corti tra comedy e horror, sono attivi da dieci anni su Facebook e Youtube facendo registrare milioni di visualizzazioni. “Talk to me”, dal budget contenuto di 4 milioni e mezzo di dollari (per 70 milioni già incassati globalmente), è stato presentato l’anno scorso a Cannes ed una volta uscito nei cinema ha messo d’accordo pubblico e critica.

In cantiere i lanciatissimi fratelli Philippou hanno adesso sia un prequel del film che un lungometraggio tratto dalla serie di videogiochi “Street Figher”.Il connubio tra immagini forti e umorismo è un ingrediente vincente che non scende a compromessi, in una messa in scena che lascia l’amaro in bocca soltanto per un cast non interamente all’altezza.

Resta l’evidenza del potenziale che i fratelli Philippou potrebbero mostrare ulteriormente nei lavori futuri, oltre che come creatori di immagini suggestive e con un loro stile come narratori di storie sincere e sicuramente capaci di entrare in connessione con lo spettatore.Ne è prova emblematica il viaggio nel dolore della protagonista Mia e il tratteggio della sua umanità tra una scena spaventosa e l’altra.

Ma il segreto del film è probabilmente quello di esser stato concepito e prodotto senza nessun paletto imposto ai suoi autori.Insieme alla trasparenza con la quale riesce a funzionare come horror lineare che non cerca scorciatoie, sa dove andare a parare e ci va dritto per dritto, miscelando la tradizione del genere (vedi le varie citazioni) con la realtà sociale attuale.

Si parla infatti anche di smartphone, social network e video virali.Una canonica ora e mezza di terrore che non si perde in inutili digressioni e tiene sempre il ritmo alto.

C’è materiale per aprire una saga redditizia: la mano imbalsamata tornerà a colpire ancora.

“Talk to me” è sbarcato nelle nostre sale a partire dal 28 settembre 2023 incassando in pochi giorni oltre 700 mila euro, meno soltanto di “Assassinio a Venezia” (che abbiamo recensito qui).

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