La ricordiamo nel 2003 incoronata da Claudia Cardinale per il titolo di Miss Italia, oggi la vediamo nella serie tv di Rai Uno Che Dio ci aiuti nel ruolo di Azzurra. Stiamo parlando di Francesca Chillemi.
“Una volta che la corona passa ad una nuova Miss il titolo non è più tuo”, questa la dichiarazione della Chillemi nell’introdurre la sua vita professionale al Giffoni Experience. Viaggi continui da Roma agli Stati Uniti per imparare la lingua straniera e studiare recitazione in accademia di un certo spessore. Il suo sogno è sempre stato quello di fare l’attrice e questo è stato il suo attimo fuggente. Un continuo cogliere l’attimo, dalla passerella di Miss Italia al provino per il ruolo della svampitella in Che Dio ci aiuti, fino ad arrivare all’ispettore Coliandro. Ogni ruolo lo fa suo nel dettaglio senza perdere nemmeno una sfaccettatura, ama viverlo fino al midollo e conoscere la storia “violenta” che c’è dietro per conoscerlo appieno.
Ti abbiamo vista nel ruolo di Azzura in una fiction che di base ha un rapporto profondo con la fede. Elena Sofia Ricci ha ammesso di aver avuto la sua conversione sul set, tu invece che rapporto hai con la fede?
“La conversione ce l’ho da quando sono nata. La fede fa parte di me con la quale ho un rapporto particolare. Non ho un attaccamento morboso all’istituzione e alla chiesa. Vivo un mio credo per Dio e un mio modo per essere li per Lui”.
Tema della 45esima edizione del Giffoni Experience è il carpe diem. Quando Francesca Chillemi ha colto l’attimo?
“Quando? Mi sa che quello buon ancora non l’ho colto”.
Dai tuoi 18 fino ad oggi hai avuto una carriera piena di esperienze. Quale è stato il momento più importante che ricordi con piacere e soddisfazione?
“Se ripenso a tutti questi anni ripenso a tutto un insieme. Nel senso che non riesco a scindere questi anni in un evento particolare, è stato tutto un percorso continuo fatto anche di periodi difficile. Momenti in cui le cose non sono andate come avrei voluto ma che alla fine sono andati cosí… quindi ben vengano”.
Hai interpretato un sacco di ruoli collaborando anche con grandi registi ma con al fianco di quale artista vorresti lavorare?
“Non riesco a dire un nome e basta. Diciamo che tutti possono farmi crescere”.
Quale consiglio ti senti di dare a tutti i giovani che sono qui al Giffoni e che voglio intraprendere la tua stessa strada?
“Se devo dare un consiglio è sicuro quello di non smettere mai di crederci. Come tutte le passioni comportano delle rinunce, quella rinuncia che ti porta sempre alla solitudine. Ci sono i pro e i contro ma con impegno, studio e passioni si arriva ovunque”.
Photo Credits: Federico De Mattia