Festival di Cannes 2018, 2 film italiani in concorso


Per il prossimo Festival di Cannes, prevista dall’ 08 al 19 maggio 2018, in concorso 2 film italiani. Si tratta di “Dogman” di Matteo Garrone e “Lazzaro Felice” di Alice Rohrwacher. Non è passata inosservata l’assenza del nuovo film di Paolo Sorrentino “Loro”, ispirato alla storia di Silvio Berlusconi. Il direttore del festival Thierry Frémaux ha, così, spiegato tale mancanza con le seguenti parole: “Ci sono tanti titoli che erano stati ipotizzati sulla stampa e poi non sono nella nostra lista perché quest’anno abbiamo voluto aprire porte e finestre agli autori più giovani”.

Dogman: trama e trailer

Dogman è un film che si ispira liberamente ad un fatto di cronaca nera accaduto negli anni Ottanta a Roma, noto come il delitto del canaro della Magliana. Il regista ha chiarito che non si tratta di una ricostruzione dei fatti ma di una libera ispirazione che gli ha permesso di raccontare la sua esperienza nella storia. Ambientato in una triste e degradata periferia vede nella vicenda Marcello (Marcello Fonte) un uomo semplice che nutre un profondo per i cani e la sua unica figlia e Simoncino (Edoardo Pesce) ex pugile prepotente e violento. Dogman racconta un tentativo di riscatto da parte di Marcello e di un piano di vendetta messo in atto dopo l’ennesima sopraffazione da parte di Simoncino. Nelle ultime ore c’è grande curiosità di vedere come racconterà questa storia Matteo Garrone che in passato aveva già raccontato altri fatti di cronaca che avevano sconvolto il nostro paese. Nelle sale cinematografiche italiane dal 17 maggio.

Lazzaro Felice: trama e trailer

Lazzaro Felice è il nuovo film di Alice Rohwacher, la registra di Corpo Celeste e Le meraviglie che nel 2014 ha vinto il Gran Prix nel festival con quest’ultimo film. Il film narra la storia di un’amicizia tra Lazzaro, un contadino che non ha ancora vent’anni ed è talmente buono da sembrare stupido, e Tancredi, coetaneo e viziato dalla sua imaginazione. “È la storia di una piccola santità senza miracoli senza superpoteri o effetti speciali: la santità dello stare al mondo, e di non pensare male di nessuno, ma semplicemente di credere negli altri esseri umani. Racconta la possibilità della bontà, che gli uomini da sempre ignorano, ma che si ripresenta, e li interroga con un sorriso” ha racconta la regista. Un’amicizia che nasce vera, nel bel mezzo di trame segrete e bugie e porterà Lazzaro nella città, enorme e vuota, alla ricerca di Tancredi.

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