La storia di Bagnoli in un lungometraggio che offre lo sguardo di chi è nato e cresciuto in quel quartiere, con l’obiettivo di sensibilizzare comunità e stakeholders, locali e non, e innescare azioni risolutive.
Lunedì 23 gennaio alle ore 17 presso la sede della Fondazione Banco di Napoli in via dei Tribunali, sarà proiettato Flegrea – Un futuro per Bagnoli, docufilm di Stefano Romano.
La fase di distribuzione è stata finanziata dalla Fondazione stessa e la produzione dalla Film Commission Regione Campania.
Partecipano all’evento: il subconmissario per la bonifica di Bagnoli Dino Falconio, l’Assessore al lavoro e alle politiche giovanili del Comune di Napoli Chiara Marciani, il rappresentante dell’Osservatorio popolare Dario Oropallo, l’Assessore all’Urbanistica della Regione Campania Bruno Discepolo. Modera l’incontro l’Amministratore di Nisida Environment Raffaele Vaccaro. A ricevere gli ospiti il Presidente della Fondazione Orazio Abbamonte.
L’evento ha come scopo anche quello di contribuire a un’accelerazione del processo di rigenerazione dell’area di Bagnoli-Coroglio e di discutere dei temi cruciali che la riguardano.
Saranno trattati il coinvolgimento della cittadinanza nel processo di bonifica, nonché nella futura gestione delle aree rigenerate, e lo sviluppo di una collaborazione tra società civile e istituzioni responsabili, con il fine di strutturare un rapporto costruttivo e duraturo tra le parti coinvolte.
Nel Mezzogiorno, e in molte altre zone d’Europa, l’inquinamento
In Italia e in Europa il tema della rigenerazione di Siti di Interesse Nazionale come quelli di Bagnoli deve essere protagonista nel dibattito pubblico dei prossimi anni. In questo contesto e per questi motivi, la Nisida Environment insieme all’Associazione Zenith, all’autore e regista Stefano Romano e alla Fondazione Banco di Napoli si fa portavoce di questa realtà.
La produzione del docufilm è stata avviata grazie ad una raccolta fondi (crowdfunding) sulla piattaforma “Produzioni dal Basso”,che ha coinvolto oltre 330 sostenitori per un importo oltre i 18.000 euro.
E con il contributo della Fondazione Banco di Napoli è stata anche realizzata una mostra fotografica, che si potrà visitare il giorno della proiezione del docufilm e che racconta il rapporto con il territorio, le scelte che condizionano la vita, il legame con gli affetti e gli amici in un contesto di deprivazione economica e sociale, legandoli a quello che accade oltre lo schermo. Il lavoro dei fotografi vuole illustrate le storie, i luoghi, i personaggi e le emozioni che il film racchiude e anche quelle che lo hanno ispirato, a partire dall’incontro nel 2016 con gli attivisti e le attiviste di Villa Medusa – Casa del Popolo.