Greenland, trama e recensione


Greenland – John Garrity (Gerard Butler) è un ingegnere edile in crisi con sua moglie Allison (Morena Baccarin). Il giorno del settimo compleanno del figlio Nathan (Roger Dale Floyd) John torna a casa per festeggiare ma improvvisamente gli arriva sullo smartphone un’allerta presidenziale. È stato selezionato per salire a bordo di un aereo con moglie e figlio al seguito per raggiungere una destinazione segreta e sicura, al fine di sopravvivere alla caduta di una cometa sulla Terra. Comincia così una corsa contro il tempo tra un imprevisto e l’altro ma John è fermamente determinato a salvare la sua famiglia.

Greenland, trama e recensione

Il titolo “Greenland”, che significa “Groenlandia”, resta il medesimo nel nostro paese senza risultare particolarmente espressivo nell’indicare la storia che il film racconta. Nella quale è il dramma a farla da padrone, in una situazione che analogamente a quella che stiamo vivendo tira fuori il peggio e il meglio dagli esseri umani, chi ti affossa e chi nonostante tutto ti aiuta per quello che può. Più che mostrare scene d’azione spettacolari si punta a raccontare una famiglia che si ricompone in una situazione di emergenza, grazie al riaffiorare di tutti i buoni sentimenti possibili. Il paradosso è che non scopriamo mai precisamente come e perché John e Allison si sono allontanati.

Nonostante la tematica importante e attuale la sceneggiatura di Chris Sparling non riesce a instillare riflessioni di sorta, con dialoghi di maniera che troppo facilmente sparano a zero sui poveri disperati che non essendo stati selezionati per i bunker le provano tutte per sopravvivere comunque. La regia di Ric Roman Waugh racconta in maniera confusa diversi frangenti e non ci regala immagini particolarmente affascinanti, fatta eccezione per il finale ambientato in Groenlandia.

Un film che doveva essere ben altro, un qualcosa che si è arenato, come forse indica il passaggio di consegne tra Neil Blomkamp e Waugh e anche tra Chris Evans e Butler per il ruolo da protagonista. Tra l’altro “Greenland” è uscito in Italia prima che negli Stati Uniti, dove con ogni probabilità finirà direttamente in streaming on demand. Certamente il budget di 36 milioni di dollari non ne fa in partenza il classico blockbuster ma almeno i produttori si aspettavano incassi globali al botteghino che ne coprissero le spese. Così al momento non è stato. Il punto è che se togliessimo da questo lungometraggio l’aura di Gerard Butler (che comunque forma una valida coppia con Morena Baccarin) probabilmente il tutto farebbe la fine della Terra impattata dalla cometa, o quasi.

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