“Habit” – Fin da adolescente a Los Angeles Mads (Bella Thorne) fa uso di eroina e quando si trova nei guai decide di travestirsi da suora insieme alle sue amiche Evie (Libby Mintz) ad Addy (Andreja Pjic), che pure soffrono di dipendenza. Il peggio comincia quando le ragazze accettano di spacciare una partita di droga fornita dall’ex attore Eric (Gavin Rossdale) e dopo una notte da leoni qualcuno gli ruba i soldi. Dovranno sfuggire ad una potente narcotrafficante (Josie Ho) e Mads chiederà ancora una volta aiuto a Gesù, col quale ha costruito nel tempo un rapporto atipico.
“Habit”, recensione
Esordio alla regia per l’attrice Janell Shirtcliff come prevedibile combattuto da diverse associazioni cattoliche americane anche per via di una presunta rappresentazione femminile controversa di Gesù qui incarnata da Paris Jackson, figlio del re del pop. Controversie che hanno acceso i riflettori su un lungometraggio che diversamente sarebbe probabilmente rimasto al buio. La sceneggiatura scritta dalla Shirtcliff e da Libby Mintz (impegnata qui nel ruolo di Evie) non brilla infatti e mostra trasgressioni ed eccessi fini a sé stessi. Il modello sarebbe Quentin Tarantino ma il risultato è solo uno scivolone kitsch, farcito di dialoghi stucchevoli.
Bella Thorne si prodiga in un personaggio da cattiva ragazza facilmente dimenticabile, che provoca ma senza farlo mai per un motivo preciso e nemmeno per portare avanti la narrazione. La sua Mads si traveste da suora e raccoglie denaro fuori ai ristoranti, malmenando chi prova a scipparglielo. L’interesse unico sembra quello di ostentare corpi femminili e violenza a corrente alternata, con esiti buffi più che altro. Manca tutto in questo lavoro della Shirtcliff: una propria cifra stilistica, un reale desiderio di pungere e anche un qualsiasi motivo di divertimento comico o umoristico. Ci si rifà ad autori e generi che risultano lampanti ma senza apportare alcun contenuto originale.
La concitazione della macchina da presa sembra più casuale che altro, anche perché non accompagna guizzi particolari dell’intreccio. Quest’ultimo insieme alla resa tecnica fanno apparire “Habit” come un B-movie in diversi tratti surreale e anche per questo poco credibile. In aggiunta a tutto questo troviamo gli spiegoni della voce fuori campo di Bella Thorne, che riducono al minimo le idee che ruotano attorno a personaggi che sono più che altro macchiette. Blasfemia, splatter e continue allusioni sessuali restano così soltanto degli sterili pretesti.
“Habit” è sbarcato sulla piattaforma di Amazon Prime Video a partire dal 15 novembre 2022.