Homecoming – Un prodotto di ottima fattura registica e interpretativa, brillante esordio di lungo respiro di Julia Roberts in una serie; il 22 maggio verrà rilasciata la seconda stagione sulla piattaforma Prime Video.
Homecoming, trama
Heidi Bergman (Julia Roberts) è un counselor dell’Homecoming Transitional Support Center e col suo lavoro cura i traumi dei soldati ritornati dal fronte accompagnandoli nella loro reintegrazione nella vita di tutti i giorni. Tutto cambierà quando comincerà ad assistere Walter Cruz (Stephan James) in quanto inizierà a capire gradualmente cosa c’è sotto la Homecoming, che fa capo al gruppo Geist e produce perlopiù detersivi. Il suo capo, Colin Belfast (Bobby Cannavale),nasconde infatti più di un segreto e i farmaci prescritti agli ex soldati rivelano strani effetti collaterali. Quattro anni dopo Heidi fa la cameriera e l’ispettore del Dipartimento della Difesa Thomas Carrasco (Shea Whigham) la interroga per far luce al suo passato alla Homecoming. Soltanto così verrà alla luce una inquietante realtà dei fatti.
Recensione
L’idea di questa serie thriller è tratta da un podcast con Catherine Keener e Oscar Isaac e viene brillantemente concretizzata dall’accurata regia di Sam Esmail (Mr. Robot). Puntata dopo puntata cresce la sete di svelare il mistero che si nasconde sotto il tappeto della Homecoming, accompagnata da ottime interpretazioni e scelte visive fuori dagli schemi. I dialoghi in campo e controcampo sono spesso ripresi dall’alto, come a indicare che ad esempio Heidi e Walter sono entrambi delle pedine manovrate dai burattinai della Geist. Raramente assistiamo a dei primissimi piani, i personaggi occupano l’inquadratura in maniera decentrata, con ampio utilizzo del grandangolo che rende gli spazi molto larghi e continue carrellate in avanti e all’indietro. Notevole anche l’idea di utilizzare un formato stretto e verticale per gli eventi che avvengono nel presente: tanto spazio nero ai lati dell’inquadratura rappresenta forse il conoscere solo una parte della verità da parte di Heidi, la quale non appare mai vicino a Colin e per questo le loro comunicazioni avvengono sempre al telefono. Da apprezzare poi diversi piani sequenza e alcune inquadrature dall’alto che esplorano le varie stanze degli uffici della Homecoming.
Altro personaggio della serie è la colonna sonora, presa a prestito da film pieni di suspense ed ossessioni come “La conversazione” e “Vertigo” e che incornicia con grande suggestione una Julia Roberts bravissima a rendere i diversi stati d’animo della protagonista. In tutto dieci puntate avvincenti da mezz’ora scarsa, ricche di tensione creata dai dialoghi più che dall’azione.
È stato da poco rilasciato il trailer della seconda stagione di Homecoming, che non vedrà più nel cast Julia Roberts. Ci saranno ancora Stephan James nei panni di Walter Cruz e Hong Chau in quelli di Audrey Temple, nuovo capo della Geist come possiamo vedere dalla scena dopo i titoli di coda dell’ultima puntata. Nel cast si inseriscono inoltre il premio Oscar Chris Cooper e Joan Cusack. Il nuovo mistero riguarderà fondamentalmente una ragazza (Janelle Monáe) che si risveglia su una barca nel bel mezzo di un lago senza ricordare chi è e come è arrivata lì: tutto condurrà di nuovo alla Geist. La seconda stagione di “Homecoming” sarà disponibile su Prime Video a partire dal prossimo 22 maggio.