“I came by” – A Jay (Percelle Ascott) e Toby (George MacKay) piace entrare di notte nelle case dei ricchi e scrivere “I came by”, vale a dire “Sono passato”, sulle pareti. Mentre la polizia cerca disperatamente di conoscere la loro identità Toby vorrebbe persistere in quel che vede come un sabotaggio del sistema mentre Jay, che sta per avere un figlio, preferirebbe fare un passo indietro. Il giudice Hector Blake (Hugh Bonneville) ha firmato una legge che aiuta gli immigrati e per questo diventa un bersaglio di Toby. Blake si scoprirà essere però un personaggio ambiguo e il ragazzo finirà per sparire, con la mamma Lizzie (Kelly Macdonald) decisa a ritrovarlo quanto prima.
“I came by”, recensione
Il regista anglo-iraniano Babak Anvari ha già due horror alle spalle: dopo il sorprendente “Under the Shadow” del 2016 era uscito con un altalenante “Wounds” tre anni dopo. Qui sceglie la via del thriller con diverse divagazioni su temi sociali e sul male nascosto tra le pieghe del potere, con il vero protagonista che è il giudice interpretato da un brillante Hugh Bonneville (il migliore insieme a Kelly Macdonald). Lo script firmato dallo stesso Anvari con Namsi Khan promette in realtà almeno inizialmente delle riflessioni politiche che poi vengono disattese per lasciare spazio quasi solo alla ricerca di Toby. Allo stesso tempo anche nei frangenti più horror ci vengono risparmiate scene violente col risultato che il film resta a metà strada, finendo per faticare nella conquista dello spettatore e nell’instaurare la giusta empatia con i personaggi. A ciò si aggiunge un andamento pressoché circolare, non agevolato nemmeno da alcun plot twist di sorta.
Addirittura già nel momento in cui Toby entra nello scantinato di casa Blake si può già comprendere quale sia il segreto del giudice, depotenziando ulteriormente il lungometraggio a livello di tensione e appeal. Per il resto assistiamo a troppe immagini già viste nei precedenti di questo genere, che dal thriller prova ad un certo punto a svoltare in direzioni più horror. Ed ecco scatenarsi la tempesta perfetta per far scadere nel qualunquismo gli spunti iniziali relativi a lotte sociali, differenze di classi, immigrazione, il marcio che si annida dietro al potere e così via. A farne le spese sono purtroppo anche i pur valenti attori principali. Tutto questo nulla toglie al talento e alle idee già mostrate da Anvari, che deve però a questo punto fare ordine e decidere che regista vuole essere da grande.
“I came by” è disponibile in streaming su Netflix a partire dal 31 agosto 2022.