“Io sono nessuno” – Hutch Mansell (Bob Odenkirk) trascina stancamente la sua routine familiare, al fianco di una moglie (Connie Nielsen, vista recentemente in Zack Snyder’s Justice League che abbiamo recensito qui) che ormai è lontana anni luce da lui e svolgendo un grigio lavoro da contabile. Come se non bastasse, subisce qualsiasi angheria senza reagire, con rassegnazione e indolenza. Proprio come quando un’incursione notturna di due malviventi in casa sua lo vede esimersi da qualsiasi violenza risolutiva. Chiunque finisce però prima o poi per scoppiare quando viene continuamente etichettato come un signor nessuno e quando accade ad una macchina da combattimento come Hutch le conseguenze risultano particolarmente evidenti. Il suo passato prenderà definitivamente il sopravvento quando dovrà difendere la sua famiglia da un criminale russo senza scrupoli (Aleksej Serebrjakov).
“Io sono nessuno”, recensione
“Io sono nessuno” è tutto quello che un film d’azione al giorno d’oggi dovrebbe essere. Con una rapidissima sequenza iniziale composta da scene flash ci cala nel giro di pochi secondi nella monotona esistenza del protagonista, evitando spiegoni così come riesce mirabilmente a fare per tutti i novanta minuti di durata. Tutto ciò, specie per un film di questo genere è un fattore determinante. L’uso sapiente della musica, con una colonna sonora che infila uno dietro l’altro evergreen pop e rock, edulcora la violenza e ne fa emergere il lato ironico. Non c’è un solo momento morto, una sola battuta stereotipata, un solo tempo sbagliato. Il regista russo Il’ja Najšuller, tra l’altro frontman del gruppo indie rock Biting Elbows, conferma il suo talento di creatore di immagini dopo il film d’esordio “Hardcore!” girato interamente in soggettiva.
Già la locandina è spiazzante, non convenzionale e intrigante, con Hutch pestato e preso a pugni da ogni direzione. Una vittima che ha scelto di esserlo per quanto può, fin quando la sua vera natura di ex regolatore dei servizi segreti non tornerà di nuovo a galla. Oltre alla prova strepitosa di Bob Odenkirk altra chicca è la presenza di Christopher Lloyd (il Doc Brown della trilogia di “Ritorno al futuro”), vecchietto irresistibile quanto terribile nei panni del padre di Hutch. Le scene d’azione sono tutte ben coreografate: un emblema è quella in autobus che risveglia il signor Nessuno. Ottimo intrattenimento visivo accompagnato da dialoghi brillanti, nel quale non pesa l’assenza di colpi di scena particolari. Probabile l’avvio di un nuovo franchise, considerato il finale e lo zampino dei creatori di John Wick.
Dopo il successo ai botteghini americani “Io sono nessuno” è in arrivo nelle sale italiane a partire dal 1° luglio 2021.