Un’opera assolutamente innovativa che ha per protagonista anche il fiume Sarno. Si tratta de “Le Metamorfosi”, il nuovo film del regista napoletano Giuseppe Carrieri liberamente ispirato all’omonimo testo del poeta latino Ovidio. La pellicola è stata presentata il 20 Ottobre, in anteprima mondiale alla Festa del Cinema di Roma.
Le metamorfosi: Trama
In una Napoli post-apocalittica una ragazzina Rom (Paraska Muharem), unica sopravvissuta, cerca di sfuggire dalle grinfie di diaboliche creature. Per farlo si rifugia nel corpo di una balena radioattiva e prova a raggiungere la Montagna di Zucchero dove potrà riabbracciare suo padre morto a seguito di un incendio. Durante la fuga, la ragazzina assume varie sembianze. Dapprima è Mario (Mario Paolucci), un pescatore del fiume Sarno malato di cancro. Poi Cioccolatino (Nani Jarden Yve Wanda), un migrante costretto a gettare in mare la salma di sua moglie non avendo i soldi per la sepoltura.
L’onirico itinerario di viaggio della ragazzina è scandito dalla voce del celebre attore Marco D’Amore che recita i versi di Ovidio tradotti in dialetto napoletano.
Nel libro di Ovidio, Orfeo attraversa l’Inferno per ricongiungersi ad Euridice, la sua amata. Ed è quello che farà, in parte, la piccola protagonista del film diretto da Carrieri, per poter riabbracciare il suo papà.
Le scene del film sono state girate sulle sponde del fiume Sarno, nelle acque che lambiscono lo Scoglio di Rovigliano, a Napoli e a San Valentino Torio. La locandina del film è opera di Magda Di Fraia.
Il film, prodotto da Giuseppe Carrieri per Natia DocuFilm con l’Università IULM, in collaborazione con Rai Cinema ed il sostegno del MIBAC e di SIAE, ha subito ottenuto consensi e riconoscimenti. Nel 2018 ha vinto il bando indetto dalla SIAE “Sillumina – Copia privata per i giovani, per la cultura”. Il film è stato inoltre invitato a partecipare alla V Giornata della Critica Sociale – Sorriso Diverso 2019 istituita dal Festival Internazionale del film corto a tema sociale “Tulipani di seta nera”,