“Licorice Pizza” – Come può (se può) svilupparsi una storia d’amore nella Los Angeles degli anni Settanta tra due ragazzi con una differenza di età di dieci anni? Alana (Alana Haime) ne ha infatti venticinque ed è in pieno moto di emancipazione anche se non ha le idee chiare circa il suo futuro; Gary (Cooper Hoffman) ne ha quindici, è stato attore in tenera età, appare già maturo anche nella sua mentalità imprenditoriale ed è sicuro di sé stesso. È lui a dichiararsi e a non arrendersi quando lei si nega; il loro tortuoso viaggio, spinto semplicemente dal sentimento, è soltanto agli inizi.
“Licorice Pizza”, recensione
Un viaggio anche tra gli eventi storici di un’epoca, che il regista, sceneggiatore e produttore Paul Thomas Anderson mette in piedi cercando di sorprendere, ponendo sempre in primo piano l’incoscienza e la genuinità giovanili. A fare da contorno le ceneri dell’era classica di Hollywood, pronta a cambiare completamente pagina, e persino attori del calibro di Sean Penn e Bradley Cooper, infilati in personaggi caricaturali in quanto adulti.
Un viaggio, ancora, tra i ricordi, la nostalgia, impregnato di musiche, atmosfere e trovate vintage che conservano pur sempre il loro fascino. Con cambi di ritmo continui Anderson, classe 1970, mette in scena ciò che ha vissuto da bambino con episodi talvolta slegati, in un andamento circolare simile a quello dei ricordi. Gli inevitabili incidenti di percorso di un rapporto materialmente complicato spingono avanti la narrazione con un certo umorismo, al pari del racconto a tratti irriverente di quegli anni. La rottura con i registri de “Il filo nascosto” è netta, l’idea è quella di fare un film originale, fuori dagli schemi, anche surreale più che perfetto. Che spinge tra l’altro a riflettere sul passato e sul futuro del cinema e sulla sua immortalità.
Impossibile non notare quanto funzioni la coppia composta da Alana Haim e Cooper Hoffman, figlio dell’attore Philip Seymour Hoffman scomparso prematuramente nel 2014. I due sanno essere ora affascinanti ora ridicoli, esseri umani semplici eppure complessi. Parte del merito va anche alla scrittura dei loro personaggi, fatti l’uno per l’altra pur avvicinandosi e allontanandosi continuamente. Rimasto a bocca asciutta nella notte degli Oscar con tre nomination (miglior film, miglior regista e migliore sceneggiatura originale), Anderson ci regala in sintesi un’opera straordinariamente dinamica, molto più di una semplice storia d’amore, un mix a briglie sciolte di note, colori e fotogrammi d’epoca.
“Licorice Pizza” è sbarcato nelle sale italiane a partire dal 17 marzo 2022.