“Lightyear – La vera storia di Buzz”, trama e recensione


“Lightyear – La vera storia di Buzz” – Lo Space Ranger Buzz Lightyear rimane bloccato col comandante Alicia Hawthorne e con l’equipaggio della sua nave spaziale su un pianeta lontanissimo dalla Terra, sul quale vivono esseri inquietanti. Per tornare a casa serve produrre carburante ma ogni tentativo fallito fa trascorrere quattro anni sul suo pianeta. Buzz verrà spalleggiato tra gli altri nella sua impresa dal gatto robot Sox, anche per contrastare i temibili Zurg.

“Lightyear – La vera storia di Buzz”, recensione

Era il 22 marzo 1996 quando “Toy Story – Il mondo dei giocattoli” comparve sui nostri grandi schermi inaugurando un franchise giunto ora al suo quinto titolo. Impossibile dimenticare la voce di Fabrizio Frizzi prestata a Woody e quella di Massimo Dapporto a Buzz per esclamare l’ormai celebre “Verso l’infinito e oltre!”. Si trattò del primo lungometraggio d’animazione per la Pixar, che avrebbe così cominciato un percorso costellato di successi e sdoganato per la prima volta una realizzazione integrale in CGI. Tanti anni dopo la casa di produzione americana ci porta nello spazio per raccontarci la vera storia d Buzz Lightyear, l’astronauta che presta le sue sembianze al giocattolo con vita propria regalato al piccolo Andy.

Non manca niente in questo film che ha davvero qualcosa da dire e non intende unicamente sfruttare ancora una volta la celebre saga: ironia, avventura, emozioni e spunti di riflessione. L’animatore e regista americano Angus MacLane (“Alla ricerca di Dory”), veterano in Pixar, ci mostra un protagonista eroico e coraggioso che insegnerà ai suoi compagni di sventura ad essere un po’ come lui. Buzz, dal canto suo, ne uscirà più elastico e capace di adattarsi agli eventi, che non possono sempre avere un esito positivo.

Ovviamente troviamo nel film situazioni comiche che alleggeriscono tematiche anche dense. Si è fatto un gran parlare del bacio gay che ha bloccato le proiezioni in Arabia Saudita e negli Emirati e che pure la Disney, fermata dagli animatori Pixar, stava pensando di eliminare. Ma uno dei pregi di questa notevole opera sorretta anche da una splendida colonna sonora è appunto saper usare la leggerezza per parlare di tematiche rilevanti: tempo e spazio, umanità contro tecnologia e i vantaggi del lavorare in squadra per combattere i propri limiti.

Non compaiono altri personaggi già visti precedentemente nel franchise ma il gatto Sox vale quasi da solo il prezzo del biglietto. Per il resto rileviamo diversi richiami cinematografici, l’ormai onnipresente o quasi inno all’inclusività e scene d’azione di ottima fattura.

“Lightyear – La vera storia di Buzz” sbarcherà nelle nostre sale a partire dal 15 giugno 2022.

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