“L’ombra delle spie” – Nel 1960 il commesso viaggiatore britannico Greville Wynne (Benedict Cumberbatch) viene convinto dai servizi segreti occidentali a infiltrarsi come “corriere” nei paesi dell’Est, al fine di veicolare informazioni segrete sui missili russi piazzati a Cuba. Per farlo collaborerà strettamente con il russo Oleg Penkovsky (Merab Ninidze), che preoccupato dall’operato di Chruščëv decide di tradire il suo paese per evitare un disastro nucleare. Tutto sembra filare per il verso giusto finché il piano non viene scoperto, con serie ripercussioni sulla vita anche familiare dei due.
“L’ombra delle spie”, recensione
“Forse sono poche solo due persone ma è così che le cose cambiano”. E le due persone in questione sono state in grado di impedire una catastrofe nucleare, evitando negli anni ’60 un conflitto tra Usa e Urss che avrebbe potuto mettere a rischio buona parte del pianeta. Una di quelle storie vere che vale sempre la pena di raccontare, popolata da eroi silenziosi, coraggiosamente nell’ombra, appunto. Che finì bene per Wynne, il quale dopo mesi di sofferenza tornò alla sua vita normale, e molto peggio per Penkovsky, giustiziato e seppellito sotto una lapide anonima.
Il classico film di spionaggio lascia il posto man mano a vibrazioni più emozionali, generate dalla storia di un’amicizia lineare e senza particolari sussulti ma impreziosita da un cast di prim’ordine. Benedict Cumberbatch è intenso ma mai melodrammatico, nonostante la regia di Dominic Cooke provi a spingere in più frangenti proprio su questo pedale. Quella del Doctor Strange dell’universo Marvel è un’interpretazione dell’uomo comune che comporta anche un’importante trasformazione fisica. La solennità di Merab Ninidze e le ottime prove di Rachel Brosnahan e Jessie Buckley fanno il resto. Il fatto che la sceneggiatura di Tom O’Connor, poi, sia tratta da una storia vera contribuisce a tenere sempre alta al punto giusto la tensione.
Un titolo che si aggiunge ad un filone già nutrito, in ultimo da “Il ponte delle spie” di Steven Spielberg, ma che riesce a ritagliarsi un suo degno spazio pur senza osare né sfoggiare un gran ritmo, guidato dalla fotografia suggestiva di Sean Bobbitt. Che diventa essenziale dando il meglio di sé nelle ultime sequenze relative alla detenzione di Wynne.
“L’ombra delle spie” è disponibile su Sky Cinema e in streaming on demand su NOW a partire dal 30 agosto 2021.