“Me Time – Un weekend tutto per me”, trama e recensione


“Me Time – Un weekend tutto per me” – Sonny Fisher (Kevin Hart) è il genitore quasi perfetto di due bambini a differenza della superficiale consorte Maya (Regina Hall), architetto in carriera sempre in giro per lavoro. Lavoro che Sonny ha scelto di lasciare per la famiglia, riempiendo anche il residuo tempo libero dando una mano alla scuola dei figli. Ad un certo punto Maya lo convince a prendersi un weekend tutto per sé e porta i piccoli dai nonni lasciandolo solo. Sonny tornerà così a partecipare ai party del suo vecchio amico Huck (Mark Wahlberg), un Peter Pan folle e mai cresciuto davvero.

“Me Time – Un weekend tutto per me”, recensione

Netflix continua ad arricchire il suo catalogo alternando film impegnati come “Rumore bianco” (in gara a Venezia, in uscita il prossimo 30 dicembre e che abbiamo recensito qui) ad altri comprensibilmente più leggeri, da guardare per un intrattenimento senza pensieri. Quest’ultimo è il caso di “Me Time – Un weekend tutto per me”, diretto da John Hamburg, sceneggiatore tra l’altro di “Zoolander” e “Ti presento i miei”.

Il film assolve il suo compito di divertire anche grazie alla sceneggiatura firmata da Garfield Lindsay Miller e Hilary Pryor, che fa sì che succeda sempre qualcosa di nuovo pur non donando tanto spessore ai personaggi. Si ride quanto basta di situazioni ai limiti dell’assurdo e soprattutto grazie alle interpretazioni della coppia Hart-Wahlberg. L’unico elemento che potrebbe fornire qualche spunto di riflessione, che non viene comunque nemmeno agevolato più di tanto, è il ribaltamento che vede la donna tutta lavoro e l’uomo tutto casa e famiglia.

Tra i produttori c’è proprio Kevin Hart, il quale duetta in una scena col cantante Seal in “Crazy” e si trova al suo fianco un Mark Wahlberg praticamente al suo servizio. Hart spadroneggia così con la sua comicità, accantonando la serietà mostrata in diversi altri lungometraggi e innescando risate pulite. Sono loro due a condurre l’operazione alla sufficienza, mentre i molteplici personaggi di contorno incidono davvero poco. A questo proposito era auspicabile asciugare la narrazione di storyline secondarie inutili quando non deleterie.

Soltanto qua e là i siparietti sopra le righe che coinvolgono i due protagonisti si interrompono per mostrarci cosa stanno facendo Maya e i bambini, causando un prevedibile cambio repentino di ritmo. Tutto con poco o niente da eccepire fino al finale che si sforza di far passare un messaggio edificante in maniera didascalica, attraverso un monologo-spiegone forzato e scontato che ci saremmo risparmiati volentieri.

“Me Time – Un weekend tutto per me” è disponibile in streaming su Netflix dal 26 agosto 2022.

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