“Nope” – Dopo la misteriosa scomparsa del padre i due fratelli Oj (Oscar Kaluuya) ed Emerald Haywood (Keke Palmer) ereditano un ranch. La loro famiglia addestra cavalli per i film di Hollywood e loro affermano di essere i discendenti di quel fantino di colore famoso per essere comparso nel 1878 in sella ad un equino nella prima sequenza fotografica messa insieme da Eadward Muybridge per restituire immagini in movimento. Lui è uno che non accetta ordini e vuole sentirsi sempre libero, lei è un’inarrestabile sognatrice che pretende di correre a briglie sciolte. OJ vorrebbe che l’ex attore Jupiter acquistasse i suoi cavalli ma nel frattempo nel ranch di famiglia hanno luogo eventi anomali e inquietanti, sotto una nuvola immutabile.
“Nope”, recensione
Terzo horror di fila per Jordan Peele, dopo “Scappa – Get Out” (che gli ha fruttato anche un Oscar per la migliore sceneggiatura originale nel 2018) e “Noi”, che con questo lungometraggio punta ancora più in alto. Lo fa a livello di intreccio e idea di partenza, cercando qualcosa oltre il mero intrattenimento: tanto per cominciare la rivalutazione dell’influenza afroamericana nella civiltà occidentale.
Il passo della Bibbia che apre il film innesca una simbologia legata alla presenza aliena e alla Terra, ma probabilmente anche all’industria dello spettacolo. Il mix di horror, fantascienza e violenza si completa quindi con il racconto di alcune dinamiche proprie del cinema. Si aggiungano le location in pieno stile western e si otterrà una produzione originale e ambiziosa, anche molto complessa per il genere al quale appartiene, che in più ha il pregio di mantenere sempre ritmo e tensione molto alti.
Diversa critica ha accostato “Nope” allo Spielberg de “Lo squalo” e di “Incontri ravvicinati del terzo tipo” Spielberg eppure Peele riesce a mantenere sempre una sua unicità e la sua cifra stilistica. Un evento paranormale racconta qui infatti diversi aspetti del cinema tra arte, business e spettacolo. Quella nuvola misteriosa che si ribella agli usi che le sarebbero imposti rappresenta certi aspetti controversi della realtà che viviamo. E anche uno cocciuto come OJ non può che decidere infine di abbassare la cresta davanti a tutto questo, mettere da parte la superbia e cominciare finalmente ad accogliere. Ed ecco come anche un horror fantascientifico, costruito con cura e contenuti densi, è in grado di trasmettere un messaggio importante, non univoco e che si presta a diverse libere interpretazioni.
“Nope” è sbarcato nelle nostre sale cinematografiche a partire dall’11 agosto 2022.