<strong>“Notre-Dame in fiamme” – Il 15 aprile 2019 un incendio di grandi dimensioni parte dal sottotetto e avvolge la cattedrale di Notre-Dame a Parigi, uno dei monumenti più visitati al mondo in assoluto. Il film racconta lo sforzo di una città per far sì che la chiesa resti in piedi e vengano salvati anche tutti i preziosi cimeli al suo interno. Sforzo che non sarà vano e che non comporterà sacrifici umani: tutte le persone che si trovano all’interno vengono fatte uscire e non ci sarà nessun ferito grave nemmeno tra i pompieri.
“Notre-Dame in fiamme”, recensione
Lo stilema principale di “Notre-Dame in fiamme” è un taglia e cuci di filmati di repertorio e fiction, anche all’interno dello stesso fotogramma attraverso split screen che ampliano i punti di vista dello spettatore. Se in una prima metà prevale ovviamente, non essendo ancora divampato l’incendio, la fiction che non sortisce risultati appassionanti i motivi di interesse aumentano poi anche grazie a immagini nonostante tutto bellissime che immortalano una città unica.
Il regista e sceneggiatore Jean-Jacques Annaud mette insieme e dà forma ad un materiale variegato utilizzando anche le immagini catturate dagli smartphone. Da una parte troviamo chi è nel vivo del dramma e combatte, dall’altra chi assiste a distanza impotente, pregando e sperando. Il risultato finale risulta però alquanto anonimo e stereotipato, stentando a creare la tensione necessaria e mirando più che altro a celebrare le gesta dei pompieri. L’idea di base poteva sembrare accattivante ma viene di fatto quasi annullata da uno sviluppo incredibilmente freddo e posticcio. Questa sensazione di non autenticità pesa, anche per via di una certa ambizione di spettacolarità che traspare tra l’altro dall’ingombrante colonna sonora di Simon Franglen.
Inserendo alcuni elementi di fiction non originalissimi come quello del ragazzo di colore che prende servizio proprio quel giorno nella sicurezza e della bimba che prima di lasciare la cattedrale in fiamme vuole assolutamente accendere una candela Annaud intende in qualche modo seguire la falsariga del classico film catastrofico americano. Ma qui è impossibile individuare un protagonista, in un racconto corale che narra lo spirito di un popolo intero attraverso un ibrido in stile da reportage giornalistico, fondendo vero e verosimile, mettendo l’accento sulla speranza che può nascere dal difendere con i denti arte e fede. Ciò che manca di più nel film di Annaud è in fin dei conti proprio il calore di questi elementi, insieme a quello dei sentimenti umani di paura e apprensione ovattati da una certa retorica.
Dopo l’uscita nelle nostre sale dello scorso 28 marzo, “Notre-Dame in fiamme” è ora disponibile su NOW e Sky a partire dal 15 aprile 2022.