“Occhiali neri” – Su un’estate romana piomba un eclissi solare, nel bel mezzo di una serie di omicidi che vedono come vittime delle prostitute. Quando il killer con il furgone bianco piazza il suo mirino su Diana (Ilenia Pastorelli) quest’ultima riesce a sfuggirgli, salvo poi restare cieca dopo un incidente d’auto che coinvolge anche Chin (Xinyu Zhang). I suoi genitori restano uccisi dall’evento, lui sopravvive ma adesso dovrà con Diana riuscire a stare alla larga dal killer che ancora non si è arreso.
“Occhiali neri”, recensione
Il ritorno di Dario Argento sul grande schermo prende le mosse da una sceneggiatura scritta con Franco Ferrini nell’ormai lontano 2002. Sono passati dieci anni da quel “Dracula 3D” che debuttò nel cuore della notte a Cannes e il maestro del brivido sembra qui più interessato a stazionare dalle parti del thriller, più che da quelle del sangue e dell’orrore. Gioca molto sul buio che cala su Roma e davanti agli occhi di Diana, piazzando la lente di ingrandimento sul rapporto che per forza di cose si instaura con Chin. Sua figlia Asia interpreta invece il ruolo di un’insegnante per non vedenti che guiderà Diana nelle complicate sfide che l’attendono.
L’idea principale era quella di calare lo spettatore e le scene più movimentate nell’oscurità che si ritrova a vivere Diana. La linearità dell’intreccio per una scelta ben precisa acquista concitazione soltanto negli ultimi trenta minuti, regalandoci qualche fugace sprazzo di quella che ormai classicamente è la cifra stilistica peculiare di Dario Argento. Ma la rottura rispetto a quanto abbiamo visto prima risulterà troppo netta e arbitraria.
C’era molta attesa per questo lavoro, come sempre accade nel caso di cineasti di livello internazionale. Ne viene fuori però un film che faticherà a lasciare un segno a lungo termine in quanto risulta troppo posticcio sotto tutti i punti di vista. Gli attori recitano in maniera discutibile le battute di uno script senza nessun guizzo particolare, mentre la regia non riesce a trasmettere la dose necessaria di tensione e adrenalina. Si salva a malapena la fotografia di Matteo Cocco ma non basta certamente a Dario Argento per ritrovare la rotta ancora perduta. Così come non basta la sensazione pur suggestiva di un cinema artigianale, semplice, tradizionale, che disorienterà anche gli amanti di film come “Profondo rosso”.
Dopo la presentazione in anteprima mondiale all’ultimo Festival di Berlino “Occhiali neri” è sbarcato nelle sale italiane a partire dal 24 febbraio 2022.