“Ostaggi” – Nonostante abbia vinto una causa l’imprenditore Marco (Gianmarco Tognazzi) fatica ad ottenere quanto gli spetta dallo Stato, finisce sul lastrico ed è costretto dalla disperazione a rendersi protagonista di una rapina. Durante la fuga si rifugia nella panetteria di Remo (Francesco Pannofino) e ci si blinda con altri tre ostaggi: la prostituta Ambra (Vanessa Incontrada), l’extracomunitario irregolare Nabil (Jonis Bascir) e l’anziana Regina (Elena Cotta). All’esterno la negoziatrice e psicologa criminale Anna (Eleonora Ivone) tratta con il rapinatore-sequestratore con una modalità di agire avversa all’attempato commissario (Alessandro Haber).
Ostaggi, recensione
L’attrice, sceneggiatrice e regista Eleonora Ivone sfrutta e punzecchia i cliché dei film con sequestratori e ostaggi per il suo esordio dietro la macchina da presa. E lo fa utilizzando principalmente il personaggio interpretato da Vanessa Incontrada, che spesso e volentieri detta il da farsi (talvolta anche in maniera sfacciatamente surreale) al rapinatore. Ciò che accomuna tutti i personaggi è l’essere già stanchi a inizio film, in quanto spossati dalle difficoltà e dagli stenti della vita.
Complessivamente l’impianto narrativo e di messa in scena funziona anche perché può contare su attori affidabili, ma qua e là qualcosa stona in termini di pathos e dialoghi poco naturali quando vogliono prendersi troppo sul serio. In affanno va in questo senso soprattutto Francesco Pannofino, mentre da prova di bravura Elena Cotta, che in un impianto così teatrale spadroneggia agevolmente. Il film è infatti un adattamento dell’omonima pièce diretta da Angelo Longoni, compagno della Ivone. Haber resta invece prigioniero di un personaggio che incarna il peggio del maschilismo retrogrado, ormai fortunatamente per gran parte fuori dal nostro tempo. Riesce ad andare oltre qualche battuta troppo retorica Vanessa Incontrada, che brilla per presenza scenica e disinvoltura.
“Ostaggi” intende portare sullo schermo anche i problemi del nostro paese e lo fa in maniera talvolta semplicistica, talvolta con battute più acute. Osserviamo nella solidarietà tra esseri umani in difficoltà e nei tentativi di salvarsi il meglio e il peggio degli esseri umani. La commistione di toni di matrice opposta mette in difficoltà la credibilità in alcuni frangenti, mentre la macchina da presa non osa mai uscire dalla linearità. Siamo però fondamentalmente chiusi in un’unica location, con pochi caratteri ben tratteggiati e una narrazione che sa intrattenere e scorre spedita.
“Ostaggi” è disponibile su Sky Cinema e su Amazon Prime Video (con acquisto in qualità SD a 7.99 € o in HD a 9.99 €) e anche a noleggio su Chili.