<strong>“Pinocchio” – Mastro Geppetto (Tom Hanks) crea un burattino di legno (Benjamin Evan Ainsworth) e desidera che questi prenda vita. La Fata Azzurra (Cynthia Erivo) lo accontenta a patto che Pinocchio, questo il suo nome, si comporti bene. Il problema sorge quando arrivano le tentazioni del Gatto e la Volpe, che lo trascinano al Circo di Mangiafuoco (Giuseppe Battiston) prima che l’ex burattino finisca nel Paese dei Balocchi.
“Pinocchio”, recensione
Nuovo rifacimento della favola immortale del burattino che diventa un bambino vero scritta da Carlo Collodi a fine Ottocento, questa volta prodotto da Walt Disney con un live action basato sul film d’animazione del 1940 sempre della casa di produzione di Burbank. La regia d’autore è quella di Robert Zemeckis, così come la sceneggiatura firmata a quattro mani con Chris Weitz. Si riforma ancora una volta la magica coppia di “Forrest Gump” e “Cast Away”, con Tom Hanks che questa volta veste i panni di Geppetto. A loro si aggiunge un’altra illustre vecchia conoscenza come Alan Silvestri a curare le musiche, con brani inediti e canzoni cantate dosate con parsimonia.
I precedenti live action hanno diviso gli appassionati Disney, scontentando chi non ama la riproduzione quasi pari pari del cartone animato e preferirebbe assistere ad una riscrittura da una prospettiva nuova. Motivo per il quale “Crudelia” (che abbiamo recensito qui) fu accolto discretamente, essendo di fatto un prequel. Zemeckis mostra qui di voler comunque metterci qualcosa di originale a braccetto con Weitz, incluso un finale “alternativo” con un messaggio altrettanto edificante. Tutto con la massima attenzione a non intaccare l’intreccio originale, nemmeno quando compaiono personaggi nuovi come una burattinaia di nome Fabiana con tanto di marionetta al seguito e il gabbiano Sofia.
Veniamo al cast, nel quale pur segnalando un positivo Pinocchio di Benjamin Evan Ainsworth non poteva che brillare sopra tutto e tutti la stella immensa di Tom Hanks, arrivato ad un’età giusta per regalarci un Geppetto di grande suggestione. Una menzione speciale la merita anche l’italiano Giuseppe Battiston, Mangiafuoco di tutto rispetto ricco di sfumature.
L’operazione dimostra insomma qualche timida innovazione ma si preoccupa in primis di trattare con i guanti bianchi un grande classico. Determinate sequenze sono riprodotte esattamente alla stregua dell’opera del 1940 ma con una certa distanza tra l’una e l’altra. Nulla di estremamente audace, insomma, anche se diverse idee e richiami di Zemeckis riescono a colpire nel segno. Certo, rispetto al cartone animato c’è meno magia e più modernità, lampante nell’utilizzo consistente della CGI.
“Pinocchio” è disponibile sulla piattaforma Disney+ a partire dall’8 settembre 2022.