Prima di ‘Io Capitano’ a Castel Volturno: La Storia di Mamadou


Il film Io Capitano di Matteo Garrone, ispirato alla storia dell’attivista Mamadou Kouassi, ha avuto la sua prima proiezione a Castel Volturno (Caserta).Mamadou, dopo un difficile viaggio verso l’Italia, risiede ora a Caserta con la sua compagna e due figli, e lavora con i migranti presso il Centro sociale Ex Canapificio.

A Castel Volturno la storia di Mamadou

L’evento si è svolto presso il Centro Caritas “Fernandes” di Castel Volturno, un luogo simbolico per l’accoglienza dei migranti, che offre assistenza sociale e sanitaria a migliaia di persone prive di documenti e risorse.

Castel Volturno è una località caratterizzata da una significativa presenza di migranti non regolari, stimati tra 15.000 e 20.000, su una popolazione di circa 30.000 residenti, tra cui oltre 5.000 stranieri non comunitari, principalmente di origine africana.

La vicenda di Mamadou riflette le difficoltà affrontate da molti migranti nella zona, che spesso lottano per integrarsi nel tessuto sociale ed economico legale.Molti di loro sono vittime di sfruttamento nei campi agricoli e nei cantieri edili, o costretti a vendere droga e, nel caso delle donne, a prostituirsi.

Alla proiezione del film ha partecipato lo stesso Mamadou.L’evento è stato organizzato dal Movimento Migranti e Rifugiati di Caserta, dal Centro Ex Canapificio, dai Missionari Comboniani, dal Comitato Città Viva, dalla Parrocchia Santa Maria dell’Aiuto di Castel Volturno e dall’Associazione Black And White di Castel Volturno.

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