“Rebecca”, trama e recensione


Rebecca – Una ragazza (Lily James) di cui non viene mai rivelato il nome fa da dama di compagnia in quel di Montecarlo per la signora Edythe Van Hopper (Ann Dowd). Qui incontra il ricco vedovo Maxim de Winter (Armie Hammer), che ha perso sua moglie Rebecca ed elude l’argomento a ogni piè sospinto. Scatta così un colpo di fulmine che li porterà al matrimonio e a vivere nella sontuosa residenza di lui chiamata Manderley. Qui la ragazza troverà un nutrito gruppo di servitori austero e inquietante, guidati dall’inflessibile e imperturbabile Mrs. Danvers (Kristin Scott Thomas). A Manderley aleggia in ogni angolo e con una certa prepotenza il ricordo incancellabile di Rebecca, una sorta di fantasma invisibile eppure sempre presente, che turberà il matrimonio appena celebrato. La morte della prima moglie nasconde in realtà segreti che piano piano verranno a galla e finiranno per mettere duramente alla prova la nuova Mrs. de Winter, trasformandola in maniera decisa.

Rebecca, recensione

Il regista Ben Wheatley decide di restare pienamente fedele al film “Rebecca – La prima moglie” di Hitchcock del 1940, vincitore del premio Oscar per il miglior film e per la migliore fotografia. Tutto parte da un romanzo di Daphne du Murier del 1938, riadattato in questa occasione con una prima parte nettamente sentimentale e una seconda in cui il thriller fa cambiare completamente marcia. Il risultato finale, però, ci dice che il film risulta assai lontano dalla nostra epoca e non si azzarda nemmeno a percorrere alcun sentiero che non sia già stato esplorato dal maestro della supense.

Inquietante e ambigua al punto giusto la Mrs. Danvers di Kristin Scott Thomas, mentre la protagonista Lily James regge un ruolo non semplice anche se l’empatia con un personaggio così assediato e succube è sempre assicurata. A lei va il merito di rendere in maniera adeguata la metamorfosi di Mrs. de Winter, che ad un certo punto decide di svestire i panni della vittima e di vestirsi di carattere e consapevolezza di sé. Non colpisce nel segno, invece, l’interpretazione piatta e di maniera di Armie Hammer.

Un’operazione targata Netflix che non aggiunge nulla né alla storia del romanzo né al capolavoro di Hitchcock. Va bene il rispetto per un classico ma con un po’ di coraggio in più si sarebbe potuto dar vita ad una riscrittura e ad una reinterpretazione di una trama sempre sofisticatamente affascinante. Apprezzabili le scenografie, capaci di ricreare efficacemente un’atmosfera gotica di grande effetto che però resta un po’ come una scatola vuota. I ritmi che non reggono la durata abbondante rendono “Rebecca” un film consigliato principalmente agli amanti del dramma sentimentale.

“Rebecca” è disponibile su Netflix dal 21 ottobre 2020.

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