Full Monty – A ventisei anni di distanza dal loro spogliarello Guy (Hugo Speer), Cavallo (Paul Barber), Dave (Mark Addy), Gerald (Tom Wilkinson), Lomper (Steve Huison) e Gaz (Robert Carlyle) vivono insieme faticando a sbarcare il lunario. L’ultimo tra l’altro ha una figlia adolescente, Destiny (Talitha Wing), che vorrebbe fare successo nella musica ma finisce per cacciarsi in un pasticcio.
Full Monty, recensione
Simon Beaufoy ci riprova e il film da lui scritto nel 1997 “Full Monty – Squattrinati organizzati”, prodotto dall’italiano Uberto Pasolini (qui produttore esecutivo) e vincitore di un premio Oscar per la migliore colonna sonora, diventa una serie per la piattaforma Disney+. In questo caso la regia è proprio dello sceneggiatore britannico, per un sequel abbastanza atteso che in realtà non ha convinto pienamente la critica. Otto episodi con i protagonisti immersi in una realtà completamente diversa per il quarto di secolo trascorso ma sempre con un punto di vista ironico e umoristico.
Ritroviamo il cast originale ancora una volta a Sheffield a fornirci spunti di riflessione sulla società di oggi, che fa abuso del politically correct e rende così praticamente impossibile prendere in giro chiunque. La sceneggiatura nel suo complesso appare veramente poco coesa, con i nuovi personaggi buttati lì a confondere ancor di più le acque. Difficile per lo spettatore empatizzare e legarsi agli eventi ai quali assiste: l’effetto nostalgia decisamente non basta questa volta, specie in mancanza di una intreccio valido. Eppure la voglia di occuparsi di tematiche importanti c’è e diverse di esse vengono anche messe sul tavolo ma si tratta di accenni quasi mai organici.
Una serie corale che non riesce a raccontare un’epoca e dei cambiamenti sociali al pari di un film che partiva dal fallimento delle acciaierie e dal dramma della disoccupazione improvvisa alla fine dell’era Tatcher. Viene fuori da questa operazione più che altro una voglia di sfruttare un cult senza osare né ingegnarsi a creare contenuti di spessore. Il film viene lasciato ampiamente sullo sfondo, il punto di vista è ora quello della terza età in una società nella quale è assai complicato vivere. Se la musica nel titolo del 1997 culminava in un ormai celebre spogliarello qui appena accennato dopo sei puntate, nella serie ha un ruolo meno importante pur rappresentando il mezzo di espressione prediletto da una giovane come Destiny. Qualche risata la si riesce a strappare specie agli amanti dell’humour inglese ma il risultato finale di certo non può definirsi entusiasmante.
“Full Monty – La serie” è disponibile in streaming su Disney+ a partire dal 5 luglio 2023.